Il 17 novembre l’impegno di Citi è partito dal Giappone, è passato per l’Europa ed è approdato in Brasile e Stati Uniti. Nella seconda edizione del Global Community Day, più di 58mila dipendenti della grande società finanziaria – che riunisce brand come Citibank e CitiFinancial – si sono offerti come volontari in 100 Paesi: una maratona che ha coinvolto centinaia di comunità in cui Citi ha sede.
In Italia l’esperienza del volontariato aziendale è già alla sua nona edizione. Quest’anno, con il sostegno di Vita Consulting, in 85 hanno indossato guanti da lavoro e la maglietta con la scritta «Giornata mondiale della solidarietà». A Milano hanno dato una mano ad Atlha, associazione che si occupa del tempo libero dei disabili: dal taglio dell’erba all’imbiancatura delle pareti, dallo sgombero di un magazzino alla pulizia dei vetri, hanno lavorato a fianco degli ospiti del centro. A Roma la giornata si è svolta presso Tetto Azzurro, un centro di accoglienza per bambini maltrattati gestito da Telefono Azzurro, per interventi di manutenzione.
«La manifestazione è una dimostrazione dell’impegno di Citi nei confronti della comunità. Un impegno che va al di là della semplice donazione, in cui si offre la disponibilità e l’entusiasmo delle persone», dice Giuliano Malacarne, Country manager di Citi Italia. Soddisfatto della sentita adesione alla giornata, più che raddoppiata rispetto ai 35 aderenti del 2006, aggiunge: «In questo modo non solo si riesce a far del bene, ma si crea anche un prezioso spirito di squadra».
Il Community Day ha contribuito ad oltre mille progetti di solidarietà. Qualche esempio: in Cina hanno distribuito lampadine a basso consumo energetico, in Perù hanno aiutato a ricostruire scuole distrutte dal terremoto di quest’estate.
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