Mondo
Unicef: è urgenza umanitaria
L'agenzia Onu chiede 7,2 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati di donne e bambini
di Redazione

L’UNICEF ha lanciato oggi un appello di raccolta fondi per 7,2 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati di donne e bambini colpiti dalle violenze in Libia e per far fronte all’incombente minaccia di una crisi umanitaria su più vasta scala.
Questo primissimo appello servirà per aiutare nelle prossime 8 settimane 190.000 bambini e donne colpiti dalla crisi libica (60.000 in Tunisia, 30.000 in Egitto e 100.000 in Libia).
Dal suo Ufficio regionale l’UNICEF ha iniziato a mobilizzare proprio personale per un rapido intervento. Due squadre di tecnici sono già state inviate in Egitto e Tunisia: saranno impegnate ad intervenire nei settori acqua, sanità e igiene; protezione dei bambini; salute e nutrizione. Sono in corso trattative per preparare una presenza operativa in Libia. E’ stato composto un team di risposta immediata di 14 persone, pronto a distribuire aiuti sul campo. Nell’area l’UNICEF lavora in stretta collaborazione con le Agenzie delle Nazioni Unite e l’OIM.
Quasi 100.000 persone sono già scappate oltre frontiera per sfuggire alle violenze e al conflitto in Libia. Fino a 40.000 persone hanno attraversato il confine dalla Libia in Tunisia, mentre si stima che 55.000 persone hanno attraversato il confine con l’Egitto. Dopo la prima ondata di profughi, costituita prevalentemente costituito da uomini (soprattutto cittadini rimpatriatie migranti di paesi terzi), ora un numero crescente di cittadini libici sta lasciando il paese con i propri nuclei familiari; molte le famiglie estremamente vulnerabili in fuga, con tante donne e bambini.
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