Mondo

Unicef: l’intervento umanitario ha funzionato

Un rapporto evidenzia i traguardi raggiunti e le sfide ancora da affrontare

di Redazione

Tre mesi dopo il terribile terremoto che ha sconvolto Haiti e ha lasciato il suo segno su oltre un milione di bambini, l’UNICEF sottolinea che «La risposta umanitaria senza precedenti ha permesso di evitare una crisi ancora peggiore per l’infanzia». Lo afferma in un comunicato il Presidente dell’UNICEF Italia Vincenzo Spadafora, che aggiunge: «Dobbiamo ricordare che c’è ancora molto da fare, anche perché nell’isola si avvicina la stagione delle piogge».

Nel Rapporto di sintesi sugli interventi realizzati dopo il 12 gennaio intitolato “I Bambini di Haiti: tre mesi dopo il terremoto”, l’UNICEF  fa notare che, nonostante la distruzione e il collasso dei servizi di base non si sono avuti significativi focolai di malattie o aumenti dei tassi di malnutrizione e che oltre un milione di persone colpite riceve regolarmente acqua potabile. Oltre 200.000 donne e bambini beneficiano di programmi mirati di sostegno alimentare e a oggi più di 100.000 bambini  sono stati raggiunti da campagne di vaccinazione di massa. Nel rapporto di Unicef si legge che sono stati monitorati e portati aiuti (alimenti e medicine) a istituti per l’infanzia che ospitano più di 25.000 bambini e che le scuole stanno gradualmente riaprendo in sistemazioni  temporanee, grazie alla fornitura di migliaia di tende e kit di materiali didattici ed educativi.

Tuttavia, il Rapporto individua alcune sfide fondamentali da affrontare, in settori quali la fornitura di servizi igienici, il rischio di violenza contro donne e ragazze nei campi per sfollati e la più ampia questione della forte carenza di capacità del governo e della società civile. Molti ministeri e dipartimenti hanno perso personale, edifici e archivi importanti.

L’UNICEF individua come priorità quella di assicurare migliori ricoveri per le famiglie sfollate, di aumentare le forniture di servizi di base e di rafforzare la protezione per le donne e i bambini.

«In vista della stagione delle piogge, l’UNICEF sta già lavorando con altre organizzazioni per sostenere il trasferimento delle famiglie che vivono nei campi più esposti in ubicazioni più sicure», si legge nel comunicato.

«E’ necessario puntare su ‘un’agenda di cambiamento’ per l’infanzia di Haiti, che ponga i bambini e gli adolescenti al centro degli sforzi di recupero e ricostruzione» ha sottolineato il Presidente dell’UNICEF Italia Vincenzo Spadafora. «Dobbiamo affrontare queste  priorità fondamentali per lo sviluppo futuro del paese: invertire il trend della malnutrizione cronica, creare un ambiente protettivo per l’infanzia e assicurare l’istruzione a tutti i bambini».

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