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Unicef: morti 400 bambini

Continuano le violenze. Intanto il ministro Terzi richiama l'ambasciatore a Damasco

di Redazione

Sono almeno 400 i bambini uccisi in Siria dal marzo scorso, quando è iniziata la rivolta contro il presidente siriano Bashar al-Assad. Lo ha riferito la portavoce dell’Unicef, Marixie Mercado, nel corso di una conferenza stampa.

“Alla fine di gennaio, sono 400 i bambini morti e oltre 400 sono stati arrestati“, ha affermato Mercado. Alcuni giorni fa il vice direttore esecutivo dell’Unicef, Rima Salah, aveva espresso “preoccupazione” a nome dell’organismo Onu sulla situazione in Siria, rimarcando l’oblligo di proteggere i bambini e salvaguardare i loro diritti.

Intanto, il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell’ambasciatore italiano a Damasco Achille Amerio. Lo rende noto la Farnesina, che sottolinea che l‘Ambasciata italiana nella capitale siriana resta aperta e operativa per garantire l’assistenza ai connazionali presenti nel paese e continuare a seguire con la massima attenzione gli sviluppi della gravissima crisi in atto nel paese.

La decisione di questa mattina fa seguito ai passi effettuati nelle ultime ore dal governo italiano. Ieri, ricorda la nota della Farnesina, il segretario generale della Farnesina Giampiero Massolo aveva espresso all’ ambasciatore siriano a Roma Khaddour Hasan la piu’ ferma condanna e lo sdegno del governo italiano per le inaccettabili violenze perpetrate dal regime di Damasco nei confronti della popolazione civile .

Intanto, continuano le violenze in Siria. Le forze governative siriane hanno ripreso i cannoneggiamenti su Homs, la città della Siria centrale dove centinaia di persone sono state uccise solo negli ultimi giorni. Lo riferisce la Bbc. Il timore degli abitanti della città è che l’esercito si stia preparando a un’operazione su vasta scala.

Stando al corrispondente della Bbc, le forze governative hanno iniziato a colpire Homs con bombe da mortaio alle 6 ora locale, le 5 in Italia. Il governo siriano di Bashar al-Assad nega gli attacchi contro civili e afferma che ieri le truppe governative hanno ucciso ”decine di terroristi” a Homs.

Anche la tv araba ‘al-Arabiya’ ha riportato la notizia di intensi cannoneggiamenti su Homs. Particolarmente colpite sarebbero le zone di Baba Amr, Khaldiya e al-Bayyada. Fonti giornalistiche siriane, citate dall’emittente, ha riferito che il bilancio delle violenze di oggi in Siria è di quattro persone uccise dalle forze di sicurezza.

Il ministero dell’Interno siriano annuncia che andranno avanti le operazioni delle forze governative ”contro bande di terroristi armati” nella provincia di Homs. ”Le operazioni contro i gruppi terroristici proseguiranno fin quando non saranno ripristinati ordine e sicurezza in tutti i quartieri di Homs e nei dintorni e fin quando non avremo sconfitto tutte le persone che terrorizzano i cittadini e ne mettono in pericolo la vita”, si legge in una nota del dicastero diffusa dall’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana.

Nel comunicato, ”gruppi terroristici” vengono indicati come responsabili di quanto avvenuto a Homs. Le autorità siriane sostengono inoltre che negli scontri di ieri tra militari e ”bande armate” sei agenti delle forze governative sono stati uccisi e altri 11 sono rimasti feriti. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani ieri sono state uccise in Siria 113 persone , solo nella zona di Homs si sono registrate 69 vittime.

Sono in corso in queste ore imponenti manifestazioni a Damasco e Aleppo, organizzate dal regime di Bashar al-Assad, in concomitanza con la visita nella capitale siriana del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. La tv di Stato siriana sta mostrando con un collegamento diretto in particolare la manifestazione in corso nella zona di Mothalik Aljanobi, nella capitale, dove decine di migliaia di persone stanno sventolando bandiere russe e siriane per ringraziare Mosca di aver posto il veto alla nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che avrebbe condannato il regime siriano per la violenta repressione.

 

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