Famiglia

Unicef sui bambini rom: positivo dialogo con Maroni

L'iniziatia di Maroni in alcuni punti «risponde alle priorità» dell'Unicef stessa

di Redazione

«Stupore e grave preoccupazione»: così il 26 giugno l’Unicef  Italia commentava la proposta del Ministro degli Interni Roberto Maroni di avviare un censimento dei bambini presenti nei campi rom, mediante impronte digitali. «Verrebbe da proporgli, per rispettare il diritto all’uguaglianza di tutti i bambini, di schedare allo stesso modo tutti i bambini italiani…  Ci auguriamo che si tratti di una proposta provocatoria destinata a non avere seguito. Ribadiamo con forza che non si può, per “proteggere” i bambini, violare i loro diritti fondamentali. Non dobbiamo criminalizzare le vittime. Dobbiamo invece, come lo stesso Ministro ha sottolineato, colpire chi abusa e sfrutta i bambini».

Una posizione ammorbidita dopo l’incontro di ieri fra Maroni e il neopresidente di Unicef Italia, Vincenzo Spadafora: adesso l’ordinanza di Maroni «in alcuni punti risponde alle priorità» dell’Unicef stessa. L’incontro di ieri è nato dalla volontà espressa dall’UNICEF Italia di avviare un serio ed aperto confronto sulla questione dei bambini rom, dopo la discussa proposta da parte del Governo di censirli.

«L’incontro è stato cordiale ed approfondito» ha detto il Presidente dell’UNICEF Italia Vincenzo Spadafora «e ci ha consentito di valutare con maggiore attenzione l’insieme dei provvedimenti che il Ministro ha inserito nell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 maggio 2008, che in alcuni punti risponde alle priorità che l’UNICEF aveva sollecitato in questi giorni, in particolare per quanto concerne i programmi di integrazione e scolarizzazione dei minori.
 
Il Ministro ha chiarito che si tratta di rilievi segnaletici che non sempre si traducono in rilievi di impronte digitali e soprattutto che tali rilevazioni non verranno estese in modo indiscriminato a tutti i bambini rom e che comunque tali operazioni verranno effettuate nel rispetto dei diritti dei bambini. Abbiamo invitato il Ministro Maroni ad un incontro – aperto anche ad altre Organizzazioni e operatori – per avviare un confronto su vari temi, in particolare sul ‘pacchetto sicurezza».

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