Cultura
Uranio: altro morto in Sardegna
Prestava servizio al Poligono di tiro di Salto di Quirra, in Sardegna
di Redazione
Un marinaio che faceva parte del reparto interforze in servizio presso il poligono militare di Salto di Quirra, in Sardegna, e’ morto di leucemia ”per possibile contaminazione da uranio impoverito”. Lo denuncia Falco Accame, presidente dell’Anavafaf, una associazione che tutela i familiari delle vittime arruolate nelle Forze armate. ”Questo ennesimo decesso risale al 26 luglio 2003, ma si e’ appreso solo oggi”, dice Accame, che ha potuto parlare con la madre del marinaio. Il presidente dell’Anavafaf sottolinea che sono numerosi i casi di decessi e di malattie tra il personale dei poligoni, ”molti dei quali sono usati anche da forze straniere. Tutte le Forze armate sperimentano le armi in dotazione: moltissimi Paesi – afferma Accame – impiegano armi all’uranio impoverito e anche quei Paesi che non le impiegano si trovano a sperimentarle per poter studiare la vulnerabilita’ dei propri mezzi. L’Italia, ad esempio – aggiunge – deve sperimentare nei poligoni quale e’ l’efficacia delle armi all’uranio nei riguardi delle corazzature dei propri mezzi blindati o corazzati”. ”La Commissione Mandelli – conclude il presidente dell’Anavafaf – non ha preso in considerazione il personale deceduto o ammalatosi nei poligoni e nemmeno le malformazioni alla nascita dei figli di militari e civili che hanno operato nei poligoni, cosi’ come in altri teatri di operazione”.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.