Mondo

Uranio impoverito: preoccuazione delle Ong per i volontari

centinaia di volontari delle Ong hanno lavorato per anni nei Balcani, alcuni dei quali proprio in operazioni di sminamento e quindi molto più a rischio rispetto ad altri

di Redazione

L?associazione Ong Italiane apprende con dolore e preoccupazione la notizia della morte dell?alpino di origine sarda, Valery Melis, colpito dal linfoma di Hodgkin dopo quattro missioni di pace nei Balcani, ed esprime tutta la propria solidarietà ai militari coinvolti.
?Quanto accaduto ? commenta Sergio Marelli, Presidente dell?Associazione Ong Italiane – non può minimamente esimere le autorità dal ricordarsi del fatto che anche centinaia di volontari delle Ong hanno lavorato per anni nei Balcani, alcuni dei quali proprio in operazioni di sminamento e quindi molto più a rischio rispetto ad altri?.
In seguito alla guerra in Kossovo, l?associazione aveva già espresso pubblicamente questa preoccupazione, chiedendo alle autorità competenti e in particolare alla commissione Mandelli, che era stata incaricata dal Governo di far luce sulla questione dell?uranio impoverito, di consultarla e di tenerla informata sugli esiti dell?indagine che era stata portata avanti.
?Lungi dal fare polemiche ? evidenzia Marelli ? vogliamo tuttavia ribadire che nulla ci è stato comunicato e resta tuttora alta la nostra preoccupazione, soprattutto alla luce dei nuovi sospetti di un collegamento diretto tra l?utilizzo dell?uranio impoverito e la morte di questo povero soldato?.
?Per questo ? conclude il Presidente – vogliamo essere informati e chiediamo che venga fatta piena luce sui rischi per i nostri volontari?.

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