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Usa: i medici monitorano l’attività cerebrale del condannato a morte

Monitorate per la prima volta le attività cerebrali del condannato: "Non ha sofferto", dicono i medici

di Redazione

Un uomo di 61 anni, accusato di aver ucciso un commesso durante una rapina nel 1983, e’ stato giustiziato stanotte nella prigione di Raleigh, Nord Carolina, con un’iniezione letale. Per la prima volta, uno staff di medici ha monitorato tramite computer le attivita’ cerebrali del condannato, Willie Brown Jr, per accertarsi che non soffrisse in maniera eccessiva. Le iniezioni letali sono sotto polemica per il dolore e le sofferenze che provocano con l’immissione di sostanze paralizzanti.

Mentre in California e in Florida le esecuzioni a morte con iniezione sono state al momento rimandate, lo stato della Carolina del Nord ha acquistato un macchinario speciale per verificare lo stato del condannato. I medici hanno assicurato che Brown non ha sofferto, in quanto, al momento in cui l’ago e’ stato infilato nella sua vena, era gia’ incosciente.

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