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Usa, la convention democratica piena di polizia

Usa, la convention democratica piena di polizia Attesi a Denver 50mila spettatori per l’incoronazione di Obama. Imponenti le misure di sicurezza

di Redazione

Ai visitatori che si apprestano ad affollare dentro e fuori il ‘Pepsi Center’ di Denver, dove stasera inizia la convention dei democratici che porterà all’investitura di Barack Obama quale candidato alla Casa Bianca, il dispositivo di sicurezza allestito dalle forze dell’ordine potrebbe apparire come un’improvvisa, quanto improbabile, «imposizione della corte marziale» nella città del Colorado.

Lo scrive il ‘Washington Post’, commentando le imponenti misure di sicurezza che fanno da contorno alla kermesse di Denver. Elicotteri carichi di soldati dei corpi speciali, all’inizio del mese, si sono alzati in volo per delle esercitazioni, pronti ad intervenire nel peggiore degli scenari di guerriglia urbana. Un deposito è stato convertito in centro di detenzione, con tanto di reticolati di filo spinato. Una situazione di allarme che assume le tinte del grottesco, quando il quotidiano statunitensi parla di agenti di viaggio che offrono ai residenti dei pacchetti vacanza con l’invito: «Fuggite da Denver, finché siete in tempo».

La polizia ha dispiegato oltre 5mila uomini a protezione del ‘Pepsi Center’ e dello stadio di football, dove giocano i ‘Denver Broncos’, teatro giovedì sera dell’atteso discorso d’investitura di Barak Obama. Il sindaco di Denver, John Hickenlooper, la prende con filosofia: «Ospitare una convention significa prepararsi al peggio». La città ha speso 2,1 milioni di dollari soltanto per dotare la polizia dell’ «equipaggiamento per la protezione personale». Mentre ammontano a 4,3 i milioni di dollari stanziati, in totale, dalle forze dell’ordine per l’«evento straordinario».

A Denver, secondo le autorità locali, sono attesi oltre 50mila visitatori che si tratterranno per l’intera durata dell’evento politico. Per il sindaco e per la polizia di Denver il must è evitare «imbarazzi pubblici», nel timore che iniziative di protesta possano sfruttare l’attenzione mediatica mondiale concentrata, in questi 4 giorni, sulla ‘Mile High City’.

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