Mondo

Usa: sì al dialogo ma con incentivi e disincentivi

La svolta dell'amministrazione Obama: mano tesa verso Karthoum

di Redazione

Gli Stati Uniti sono si impegnano ad “ampio dialogo” con il governo del Sudan, ma mettono sul tavolo “un menu’ di incentivi e disincentivi”.

Hillary Clinton annuncia ufficialmente la svolta di Washington che ha deciso di allargare la politica della mano tesa anche con il Sudan, nel tentativo di convincere Khartoum a raggiungere la pace in Darfur, ripianare le dispute con il governo autonomo nel Sud e fornire una maggiore cooperazione nella lotta al terrorismo.

Anticipata nei giorni scorsi dalla stampa americana, la svolta aveva suscitato polemiche soprattutto perche’ in netto contrasto con la linea dura promessa da Barack Obama durante la campagna elettorale nei confronti del genocidio in atto in Darfur. Genocidio che è ancora in corso nella regione occidentale, ha affermato la Clinton ribadendo quanto da tempo ripete Susan Rice, ambasciatore all’Onu e principale sostenitrice della linea dura nei confronti del governo di Omar Hassan Bashir, il presidente sudanese ricercato dal tribunale penale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità per il conflitto in Darfur.

La Clinton ha spiegato che verranno offerti degli incentivi sulla base di «cambiamenti verificabili» della politica di Karthou: «le valutazioni dei progressi e le decisioni riguardo agli incentivi e disincentivi saranno basate su cambiamenti verificabili delle condizioni sul terreno» ha detto senza specificare quali potrebbero essere le misure punitive per lo stato che e’ gia’ sottoposto a sanzioni da parte degli Stati Uniti.

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