Non profit

Veneto, case di riposo addio

di Redazione

Il Veneto punta a favorire la trasformazione delle case di riposo in centri di servizio. L’obiettivo, duplice, è favorire la domiciliarità e far fronte alla riduzione delle risorse per la non autosufficienza, scese nel 2012 a 90 milioni rispetto ai 118 del 2010 e ai 112 dell’anno scorso. L’assessore regionale ai Servizi sociali, Remo Sernagiotto (nella foto) a tal fine ha incontrato i responsabili delle strutture residenziali per anziani, disabili e non autosufficienti per fare il punto sulla proposta di Piano socio sanitario regionale 2012-2014, al momento in discussione in Consiglio regionale. L’idea, in estrema sintesi, è far sì che le case di riposo possano convertirsi in strutture agili, in grado di fornire servizi flessibili anche all’esterno. La trasformazione consentirebbe alle famiglie, fra l’altro, di risparmiare in media 1.500 euro al mese rispetto al costo dell’ospitalità presso strutture residenziali. L’obiettivo del Veneto è di incrementare il ricorso alla domiciliarità dal 50 al 65%. Sernagiotto, inoltre, ha chiesto al governo che il Fondo per la non autosufficienza sia reintegrato e che la domiciliarità faccia parte dei livelli essenziali di assistenza definiti per i servizi residenziali.