Il presidente del Consiglio nazionale elettorale (Cne) del Venezuela, Jorge Rodriguez, ha annunciato in serata la chiusura formale delle operazioni di voto per le elezioni amministrative, dopo che per due volte l’orario di accesso ai seggi era stato prorogato. Oltre 14 milioni di persone erano chiamate alle urne per scegliere in tutto il paese quasi 6.000 amministratori locali fra circa 40.000 candidati. Apertisi ieri verso le 7 (le 13 italiane) i seggi sono stati definitivamente chiusi alle 19 (l’una italiana di oggi), dopo che in molte localita’ le cattive condizioni climatiche avevano rallentato l’afflusso dei votanti. Tradizionalmente questo tipo di votazioni raccolgono un forte tasso di astensione, vicino al 70%, e gli osservatori hanno indicato che, essendo scontata una sostanziale vittoria delle formazioni politiche vicine al governo del presidente Hugo Chavez, l’unico elemento significativo rimaneva l’aumento o la diminuzione della partecipazione da parte dell’elettorato. Rodriguez ha sottolineato che il processo elettorale si e’ svolto nella piu’ completa normalita’ e tranquillita’ ed indicato che durante la notte (l’alba italiana) il Cne fornira’ le prime proiezioni dei risultati. Il presidente del Cne ha infine condannato, definendole ”assurde e grossolane”, proiezioni sul tasso di astensione che avrebbe raggiunto ”il 94%” fornite dall’organizzazione di opposizione Sumate. Ma Maria Corina Machado, responsabile di Sumate, ha smentito categoricamente che l’organizzazione abbia reso pubblici dati come quelli denunciati da Rodriguez.
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