Cultura

Vescovo a Berlusconi: sei vittima di società dell’apparenza

Secondo monsignor Plotti, vicepresidente CEI, il premier è anche "responsabile" del primato dato all'esteriorità

di Gabriella Meroni

Silvio Berlusconi e’, al tempo stesso, ”vittima” e ”responsabile” della ”societa’ dell’apparenza”. Lo afferma monsignor Alessandro Plotti, vescovo di Pisa e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, in un’intervista all’edizione toscana de l”Unita”. Rispondendo ad una domanda sul lifting del presidente del Consiglio, il vescovo di Pisa osserva: ”viviamo nella cultura dell’apparenza, la gente conta per come si veste e per come si pettina. La televisione ha esasperato questo primato dell’esteriorita’. Gli spot sono recitati da bellissimi senza rughe, con chiome al vento”.

Ma Berlusconi poteva sottrarsi al lifting? ”E’ vittima anch’esso della societa’ dell’apparenza -risponde monsignor Plotti- e non credo che questo aiuti a porre l’accento sui problemi reali, sui valori fondamentali. Anche perche’ e’ proprio vero che l’apparenza inganna”. Ma Silvio Berlusconi, oltre che vittima e’ anche responsabile della societa’ che punta tutto sull’immagine, sostiene il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana. ”In quanto proprietario di tre televisioni, quintessenza di questo spirito, e’ anche responsabile di questa infinita fiction di una societa’ che vive di apparenza. Ma bisogno sfuggire da questa logica, da questo culto del corpo che sfocia in una forma di idolatria di se’ stessi”.

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