«Speranza significa credere in cose che ancora non si vedono». Pensieri e parole tratte dal libro-confessione «The Audacity of Hope» A come Adesso. Non mi sono candidato per soddisfare un’ambizione, ma per quella che Martin Luter King chiamava «la feroce urgenza dell’adesso». La posta in gioco, per il Paese e per il mondo, è troppo alta per tirarsi indietro.
B come Buffet. Warren Buffet, il secondo uomo più ricco del mondo, mi chiese perché Washington continuasse a ridurre le imposte alle persone della sua fascia di reddito. Disse che pagava un’aliquota più bassa della sua receptionist e che la proposta repubblicana di eliminare la tassa sugli immobili era l’equivalente di formare la squadra olimpica del 2020 con i figli dei vincitori dei Giochi 2000. Quanti ricchi la pensano come lei, gli domandai. Scoppiò a ridere.
C come Cambiamento. Dicono che non ho sufficiente esperienza, ma è una vita che mi batto per il cambiamento. Ho lasciato un lavoro a Wall Street per dedicarmi alla formazione di chi non aveva un lavoro e per aiutare i ragazzi di strada di Chicago. Ho rinunciato ai soldi dei grandi studi legali per ottenere giustizia in nome dei più deboli. Ho visto le persone più normali diventare agenti di cambiamento.
D come Digital Divide. A metà del 2004 visitai il quartier generale di Google. Larry Page mi portò in una stanza in cui una grande immagine della terra ruotava su un monitor a schermo piatto. «Queste luci rappresentano tutte le ricerche su Internet in corso in questo momento», disse. L’immagine era ipnotica: tempo e spazio cedevano a un mondo tessuto di luce. Poi notai le ampie chiazze buie, man mano che il globo ruotava sul suo asse: era l’Africa.
E come Emissioni. Le imprese non sono padrone del cielo, la collettività sì. E se vogliamo che smettano di inquinare, dobbiamo fissare un prezzo per ogni forma di emissioni. È tempo che il modo più pulito di fare impresa diventi anche il modo più redditizio.
F come Fundraising. Dicevano che non potevo competere senza i soldi delle lobby. Ma voi avete dimostrato che si sbagliavano quando abbiamo raccolto il maggior numero di piccole sottoscrizioni da parte del maggior numero di americani di qualunque altra campagna elettorale della storia.
I come Impudenza. Ho l’impudenza di credere che nonostante tutte le avversità personali, la perdita del lavoro o una malattia della famiglia o un’infanzia circondata dalla povertà, abbiamo un certo controllo – e pertanto la responsabilità – sul nostro destino.
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