Non profit

Via alla sanità flessibile

l'accordo Importante protocollo tra Legacoopsociali e Fimiv

di Redazione

D’ora in poi sarà il cittadino a scegliere il proprio pacchetto di cure socio-sanitarie. Il protocollo di intesa firmato a marzo tra Legacoopsociali e Fimiv – Federazione italiana mutualità integrativa volontaria rappresenta di fatto il primo tentativo di costituire un fondo mutualistico territoriale pubblico-privato, per l’integrazione dei servizi socio-sanitari e assistenziali non previsti nei Lea (i livelli essenziali di assistenza). Approfittando della firma, da parte del ministro della Salute, del decreto collegato alla Finanziaria 2008 che definisce gli ambiti di intervento dei fonti integrativi sanitari, le due associazioni di categoria offriranno pacchetti di interventi nel campo delle post acuzie, con decorso domiciliare nei casi di dimissioni ospedaliere anticipate, della non autosufficienza e della disabilità nei casi incidentali rispetto alle condizioni di stabilità. I destinatari potranno essere soggetti dimessi dall’ospedale che necessitano di cure sanitarie per un periodo di tempo limitato o persone per le quali è necessario costruire un percorso integrato per l’acquisizione della totale autonomia. Il piano territoriale, inoltre, potrà prevedere prestazione aggiuntive quali assistenza notturna in ospedale o effettuazione della convalescenza in strutture residenziali. Il meccanismo di adesione è semplice. Il potenziale socio aderente pagherà una quota alla mutua territoriale e le cooperative sociali, anche grazie alla rete consortile, organizzeranno, progetteranno e forniranno prestazioni di assistenza domiciliare e di base, nonché servizi socio-sanitari integrati. Compito delle mutue sarà, poi, quello di contribuire a finanziare gli interventi tramite pagamento diretto alle stesse imprese sociali o, indirettamente, con il rimborso di una quota del costo sostenuto dal singolo soci. L’esperimento di Legacoopsociali e Fimiv getterebbe le basi per quel welfare di comunità che potrebbe supportare e integrare il servizio pubblico, superando le criticità delle liste di attesa e fornendo al cittadino pacchetti di interventi personalizzati e complementari all’offerta pubblica. Perché, come spiega il presidente della Fimiv, Placido Putzolu, «il nostro obiettivo non è sostituire il pubblico nella cura del cittadino, ma al contrario promuovere in maniera efficiente il principio di sussidiarietà nell’ottica di confronto e integrazione con le istituzioni. Solo con un servizio pubblico più responsabile ed efficiente si può garantire un’alta qualità della vita».

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