Mondo

Vietnam, via allo sminamento degli ordigni inesplosi

Le bombe rimaste inesplose nel Paese asiatico ogni anno continuano a uccidere o amputare fino a 1.200 persone

di Redazione

Le autorità vietnamite e un?associazione di veterani statunitensi della guerra in Vietnam avvieranno la prima indagine a livello nazionale sulle bombe rimaste inesplose nel Paese asiatico, che ogni anno continuano a uccidere o amputare fino a 1.200 persone. La notizia è stata annunciata oggi da fonti ufficiali, preannunciando che a breve Bobby Muller, presidente della Vietnam Veterans of America Foundation (Vvaf), l?associazione impegnata da anni in interventi umanitari a favore delle vittime del conflitto, firmerà ad Hanoi un accordo con il ministero della difesa vietnamita per verificare la presenza di mine anti-persona e ordigni inesplosi dai tempi della guerra in Vietnam terminata nel 1975. I componenti del Vvaf hanno spiegato che l?operazione inizierà in tre province centrali e dovranno essere sgomberati dalle mine circa 400 ettari di terreno in un anno.
Tuttavia, pochi giorni fa, per la prima volta dalla fine del conflitto alcuni cittadini vietnamiti hanno denunciato le industrie statunitensi per i danni alla salute causati dal micidiale Agente Orange, defoliante a base di diossina utilizzato dalle forze americane durante il conflitto. Le stime sostengono che l?esercito statunitense sparse in Vietnam tra il 1962 e il 1975 oltre 77 milioni di litri di Agent orange per devastare le foreste e impedire che vi trovassero rifugio i vietcong. Alcuni dati parlano di un milione di vietnamiti che ancora oggi scontano le conseguenze dei danni causati del defoliante.

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