Villaggio Sos sfiorato dalle bombe

Il Villaggio Sos di Aleppo, in Siria, sta vivendo momenti difficili: venerdì 10 febbraio due edifici governativi nelle immediate vicinanze del Villaggio Sos sono stati colpiti da due bombe.
I bambini accolti e lo staff stanno bene. Le case famiglia e gli edifici non hanno riportato danni, ma l’esplosione ha causato 28 morti e più di 200 feriti, tra questi molti bambini.

Quello di venerdì è stato il primo significativo attacco ad Aleppo, la seconda città siriana per importanza, fino a oggi risparmiata dagli scontri che si susseguono dal marzo 2011.
«I bambini continuano a frequentare la scuola. Raggiungono le scuole con i nostri mezzi non quelli pubblici e lo stesso fanno le nostre educatrici per raggiungere il centro città. Al momento non mancano materiali o l’elettricità, ma stiamo aumentando le scorte alimentari e da quando sono stati bombardati i due principali generatori di elettricità ci sono tagli di 2 o 4 ore, alternati nelle varie zone della città. Il nostro programma di rafforzamento familiare a Damasco procede, come previsto, offrendo alle famiglie sostentamento e aiuto» afferma Ghassan Al-Shami, direttore del Villaggio Sos di Aleppo. «A Damasco si sentono esplosioni durante il giorno e non cessano nemmeno la notte. Da marzo i prezzi sono aumentati del 150% accompagnati da un forte deprezzamento della moneta locale. Ed entrambi i fenomeni causano una forte diminuzione delle donazioni a favore dei nostri programmi di accoglienza e rafforzamento» aggiunge Ghassan Al-Shami.

La situazione generale nella capitale siriana non migliora. Da marzo sono morte migliaia di persone in tutto il paese e sono migliaia di arresti effettuati. Si sono verificati degli scontri anche vicino al Villaggio Sos di Damasco, ma per fortuna nessun bambino accolto o adulto presente nella struttura è rimasto coinvolto.

Sos Villaggi dei Bambini è presente in Siria dal 1980 con 2 Villaggi Sos, 2 Case del giovane Sos, 1 Asilo Sos e 1 Centro di sviluppo sociale.