Vittoria amara per l’Anc alle legislative

L’African National Congress, il partito del presidente sudafricano Jacob Zuma si avvia verso un’altra vittoria elettorale. Ma i risultati parziali delle elezioni legislative che si sono svolte ieri in Sudafrica sono un duro monito al partito fondato da Nelson Mandela. Per la prima volta dalla fine dell’apartheid, l’ANC subisce un calo significativo a favore del maggiore partito d’opposizione, Alleanza Democratica (DA).

Con il 71% di voti scrutinati in 278 municipalità, il DA ha ottenuto il 24% dei consensi, 10% in più di quello che riuscì a fare alle ultime elezioni del 2006. Il partito al governo è invece passato dal 67,7 al 61,9%. I risultati definitivi saranno annunciati nel weekend ma mostrano una crescente insofferenza nei confronti dell’ANC al potere da quasi vent’anni e mettono seriamente in discussione la rielezione del presidente Jacob Zuma come suo leader, il prossimo anno.

Tra una corruzione dilagante della classe dirigente sudafricano e l’incapacità del governo Zuma di migliorare le condizioni delle fasce sociali più deboli (si pensi alle condizioni disastrose in cui vivono milioni di sudafrica nelle baraccopoli), il pessimo risultato registrato dall’ANC non deve sorprendere più di tanto.

Il partito al governo ha perso consensi in gran parte delle province del paese, registrando il calo più vistoso a Western Cape, roccaforte di Alleanza Democratica. Le elezioni hanno anche fatto riemergere alcune tracce del vecchio conflitto razziale sudafricano: i candidati del partito di Zuma si sono spesso contrapposti ai loro avversari bianchi ricorrendo alla retorica della lotta all’apartheid.