Famiglia
Viva la poligamia al contrario
Yalla/ Donne-1. Per il Corano sono pari agli uomini, per le tradizioni no. Un'idea -di Imane Barmaki
di Redazione
di Imane Barmaki
Quante volte mi è capitato di riflettere sulla condizione della donna nella società musulmana per poi gridare a gran voce come la donna musulmana, dal punto di vista della sharia, sia ontologicamente uguale all?uomo. «Comportatevi verso di loro convenientemente. Se provate avversione nei loro confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allah ha riposto un grande bene», si legge nel Corano.
Ma perché allora la donna musulmana oggi non ha gli stessi diritti dell?uomo? Molte donne musulmane subiscono le pressioni della cultura che le circonda e non conoscono nemmeno i diritti che la religione garantisce loro, perché le società nelle quali vivono non forniscono loro le condizioni per accedere agli insegnamenti fondamentali che favorirebbero la loro emancipazione. La povertà e una bassa qualità del sistema scolastico hanno contribuito a tradire il messaggio dell?Islam. Non l?acquisizione di diritti, che sulla carta già esistono, ma la consapevolezza di quei diritti è una delle sfide più importante del futuro e nel mio piccolo cercherò di contribuire come posso. La donna musulmana è soggetta a un duplice statuto giuridico, che distingue la sfera religiosa – nella quale vige l?uguaglianza tra tutti i cittadini sancita dal Corano – e una sfera privata fondata su norme, linguaggi e costumi tradizionali e patriarcali che non hanno nulla a che fare con la religione. Lo status femminile, però, è in bilico tra queste sfere al punto tale che i diritti sono diventati i doveri, e i ruoli tra uomini e donne non sono più paritari.
La donna musulmana non è vittima dell?Islam ma della sua deviata applicazione. A molti fa comodo. A me no! Non voglio più tollerare donne che vengono viste solo come un oggetto che può essere comprato e venduto per qualche gobba di cammello e poi come è che lo chiamano? Ah sì, contratto matrimoniale! Vorrei invece tanto poter vedere la donna musulmana svolgere il suo ruolo all?interno della società senza nessun impedimento che l?ambiente arabo le impone limitandone il ruolo socialmente, politicamente, economicamente e culturalmente. E perché no, sogno di vedere donne musulmane astronaute, in politica; donne vigilasse per fare le multe agli uomini che non volevano nemmeno dar loro il permesso di guidare; donne giudici per condannare gli stupratori e non punire le donne violentate; donne pilota e hostess maschi.
Vorrei tornare indietro fino alle antiche società patriarcali della Mesopotamia per istituire la poligamia al contrario. È una richiesta legittima, dopo secoli e secoli?
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