Welfare
voucher: i vantaggi per il non profit
Le prestazioni occasionali di tipo accessorio
di Redazione
Le prestazioni occasionali di tipo accessorio sono un’opportunità per le non profit di abbattere i costi di gestione del personale e di evitare spiacevoli sorprese in caso di ispezioni. Ultimamente l’applicazione di queste prestazioni è stata ampliata dall’art. 7 ter comma 12 della legge 33 del 9 aprile 2009, prevedendo in alcuni casi la possibilità di applicare tale formula a tutti i settori produttivi. I lavoratori interessati sono studenti, casalinghe, pensionati e disoccupati. L’applicazione della norma è diversa per odv, aps, cop e imprese sociali.Le organizzazioni di volontariato (odv) e le associazioni di promozione sociale (aps) possono ricorrere a prestazioni occasionali di tipo accessorio per svolgere attività caritatevoli o di solidarietà, partecipare a manifestazioni fieristiche, culturali e sportive o per interventi di emergenza, come per esempio a favore di popolazioni colpite da calamità. I lavoratori che possono svolgere tali prestazioni occasionali sono disoccupati da oltre un anno, casalinghe, studenti under 25, pensionati, disabili e soggetti in comunità di recupero, lavoratori extracomunitari che soggiornano regolarmente in Italia, nei sei mesi successivi alla perdita del lavoro.
Coop sociali e imprese sociali
Le cooperative sociali o imprese sociali possono utilizzare, qualunque sia il loro settore produttivo, soltanto i pensionati e gli studenti al di sotto di 25 anni il sabato e la domenica o durante i periodi di vacanza dagli impegni scolastici. Le realtà del settore agricolo, per le attività di carattere stagionale avranno invece la possibilità di utilizzare anche le casalinghe. Ultima novità è data dalla possibilità sperimentale di ricorrere alle prestazioni occasionali di tipo accessorio da parte di chi percepisce prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito (disoccupati, lavoratori in mobilità o in cassa integrazione anche in deroga), non superando il limite di 3mila euro nell’anno solare (mentre per gli altri lavoratori il limite è 5mila euro). A questi lavoratori l’Inps detrarrà dalla contribuzione figurativa gli importi contributivi corrispondenti alle prestazioni svolte. I vantaggi
Chi usufruisce delle prestazioni occasionali di tipo accessorio non è tenuto al rispetto della paga contrattuale, pertanto le parti (committente e prestatore) possono liberamente contrattare l’importo dovuto per la prestazione, vista l’assenza di qualunque obbligo del rispetto delle tabelle contrattuali sia nella norma che nelle circolari esplicative. Ovviamente, in caso di ispezione il committente deve dimostrare di aver posto in essere prestazioni occasionali di tipo accessorio con i soggetti previsti dalla norma, e di non aver elargito nell’anno al lavoratore più di 5mila euro.Inoltre, non è previsto un limite numerico di soggetti a cui può essere applicata la prestazione occasionale di tipo accessorio, né occorre disporre di altro personale regolarmente assunto. Oltretutto, il committente deve soltanto consegnare al prestatore un numero di voucher pari all’importo pattuito, abbattendo così i costi relativi a tutti gli obblighi previsti per l’amministrazione del personale. Il prestatore, da parte sua, può svolgere per lo stesso committente diverse prestazioni occasionali di tipo accessorio, sempre rispettando il limite dei 5mila euro annui, senza perdere l’anzianità di iscrizione al collocamento.
Anche il prestatore occasionale avrà i suoi vantaggi: l’importo incassato tramite i voucher è infatti esente da tassazione e pari al netto a 7,50 euro per ogni voucher, laddove il valore complessivo del voucher è di 10 euro, di cui 1,30 come contribuzione Inps, 0,70 come premio Inail, 0,50 dovuto all’Inps per la gestione del servizio. Chiunque ritiene di usufruire di prestazioni occasionali di tipo accessorio, infine, dovrà accreditarsi presso l’Inps, indicando il nome del prestatore; il prestatore potrà riscuotere quanto a lui spettante presso gli uffici postali.
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