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Walden Bello: no al boicottaggio delle Olimpiadi cinesi

L'intervento del premio nobel alternativo 2003 ha chiuso il forum ambeintalista di GreenAccord

di Redazione

Gli ultimi 25 anni di crescita industriale senza controlli hanno devastato l?ecosistema cinese contribuendo a un peggioramento radicale della qualità dell?aria e costringendo lo stesso Governo ad ammettere che oltre il 70% dei laghi e dei fiumi del paese è inquinato. L?emergenza ambientale ormai non riguarda più solo il territorio cinese, ma l?intero pianeta, se si considera che il Regno del dragone è il secondo paese maggiormente responsabile dell?effetto serra: nessuno si aspettava che l?impatto ambientale sul resto del pianeta sarebbe stato così immediato e così devastante.
Senza dimenticare che il Rapporto World Energy Outlook 2006 realizzato dall?Aie (Agenzia internazionale dell?energia), evidenzia che entro il 2010 la Cina strapperà agli Usa il poco edificante primato nelle emissioni di gas carbonici responsabili dell?effetto serra e del riscaldamento globale del pianeta.

La maggior parte della popolazione cinese, così come quella indiana e di gran parte del Sud-Est Asiatico, considera la grave situazione ambientale una minaccia molto seria e per questo motivo le rivolte e le manifestazioni collegate a tale problematica sono aumentate in maniera notevole negli ultimi anni, diventando una vera e propria fonte di instabilità per questi paesi. ?I movimenti ambientalisti – sottolinea Walden Bello, che con il suo intervento ha concluso il V Forum Internazionale dell?Informazione per la Salvaguardia della Natura organizzato da Greenaccord a Monte Porzio Catone – in Cina così come in altri paesi del Sud-Est Asiatico, hanno ottenuto importanti successi e spesso, unendo tra loro tematiche ambientali e politiche, hanno contribuito a destabilizzare i Governi e ad agire in questo senso. Il peso dei movimenti ambientalisti in Cina non è da sopravvalutare, poichè i fallimenti sono spesso più numerosi dei successi, ma il loro ruolo nella lotta al riscaldamento globale non sarà irrilevante. Una coalizione ?rosso-verde? che unisca tematiche politiche ed ambientali rimane una forza potenziale che si deve ancora sviluppare pienamente, ma di cui istituzioni, grandi imprese e Governo devono tenere conto ?.

Nel corso del XVII Congresso del Partito Comunista Cinese, tenutosi a metà ottobre, ha detto Bello, c?è stata un?evidente presa di coscienza delle problematiche ambientali e sono stati presi degli impegni importanti per cercare di risolverle.

Serrato il confronto tra i giornalisti presenti e Walden Bello. Ad una domanda particolare sull?eventualità di un boicottaggio da parte di alcuni paesi occidentali delle Olimpiadi del 2008 che si terranno in Cina, il Premio Nobel Alternativo ha sostenuto che a suo parere non sarebbe una buona idea, in quanto l?orgoglio nazionale in questo momento in Cina è molto alto e un?iniziativa del genere rischierebbe di rallentare quel processo di democratizzazione che, sia pure lentamente, pare affacciarsi all?orizzonte futuro di una nazione ormai protagonista del mercato mondiale e con cui tutto il mondo deve fare i conti.

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