L’incontro ha fatto registrare da subito il tutto esauritoInutile correre ad iscriversi. Il faccia a faccia milanese fra il premio Nobel per la pace Muhammad Yunus e il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti da giorni ha fatto registrare il tutto esaurito. Del resto era facile prevederlo visto il cabotaggio dei due personaggi. Il musulmano banchiere dei poveri, inventore del microcredito, e il cattolico timoniere di lungo corso di uno degli organismi filantropici più importanti a livello mondiale. A lanciare il dibattito saranno gli spunti e le considerazioni derivate dalla lettura del recente libro Un mondo senza povertà firmato da Yunus. Fra questi quello che ruota attorno al concetto di business sociale.
Scrive il Nobel: «Se le attuali imprese capitalistiche possono chiamarsi aziende orientate al profitto, allora il nuovo tipo di impresa può chiamarsi impresa con finalità sociali, e gli imprenditori che daranno vita a questo nuovo tipo di impresa non seguiranno egoistiche mire di profitto personale, ma precisi obiettivi sociali». Per Guzzetti già oggi si possono individuare due modelli di imprese con finalità sociali. «Il primo è quello di società per azioni che al posto di massimizzare i profitti, pongono al centro della propria azione il conseguimento di obiettivi sociali e sono possedute da investitori privati». «Il secondo modello», conclude Guzzetti, «opera in modo differente: sono società orientate al profitto, ma controllate da persone disagiate; qui la finalità sociale sta tutta nel fatto che i dividendi e l’incremento della capitalizzazione vanno direttamente a beneficio dei poveri riducendo il loro disagio».
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