Un campione in Africa. E non per giocare a calcio. Zinedine Zidane ha terminato la sua visita in Mali come ambasciatore di buona volontà dell’UN Development Program (Undp) , il programma delle Nazioni Unite che coinvolte circa 1,5 milioni di abitanti in Mali e 3 in tutta l’Africa occidentale e che si rivolge alle donne con basso reddito e accesso minimo all’energia. Con l’Undp l’Onu offre alle associazioni di donne di poter usufruire di strumenti come per esempio un motore multifunzionale che da abbastanza energia per macinare grano, lavorare il riso e ricaricare batterie.
«Ho potuto vedere come queste poche semplici macchine possano cambiare la vita di tutti i giorni delle donne – ha detto Zidane che ha anche visitato una fabbrica di burro di karibè sostenuta dall’Undp. «Sarebbe fantastico – ha aggiunto l’ex calciatore – se ogni villaggio in Mali potesse avere questi strumenti». Fino ad esso i piccoli paesi che hanno a disposizione queste tecnologiche è superiore a mille.
Zidane, nella sua permanenza nel paese africano, ha anche partecipato a un evento sportivo con 3mila giovani a Bamako, parte delle manifestazioni per il raggiungimento degli obbiettivi del Millennio che prevedono entro il 2015 la riduzione di povertà e analfabetismo nel mondo.
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