Mondo

Zimbabwe: 1,5 milioni i senza tetto

Questo il bilancio della strategia adottata dal Presidente Mugabe per smantellare i rifiuti nei quartieri poveri di Harare

di Redazione

Campi coltivati distrutti, baracche abbattute, piccoli orti rasi al suolo. Fa tutto parte delle misure straordinarie intraprese dal governo dello Zimbawe per ridurre i rifiuti e salvaguardare l’ambiente. A farne le spese sono però gli strati più poveri della popolazione della capitale Harare che utilizzano gli appezzamenti di terreno liberi vicini alle proprie case per coltivare le verdure necessarie al sostentamento. Nell’operazione “Murambatsvina” la polizia ha lasciato circa 1,5 milione di senzatetto secondo le stime delle Nazioni Unite che hanno già deciso di mandare un inviato per controllare i danni causati dalla campagna contro i rifiuti indetta dal governo. Le forze di polizia hanno inoltre arrestato 30 mila venditori ambulanti perché accusati di danneggiare l’economia vendendo sul mercato nero beni alimentari. Peroccupato per la situazione il vescovo della chiesa cristiana di Harare Oskar Wermter, che ha definito questa politica “perversa e folle”. Secondo il vescovo queste persone non dimenticheranno mai che sono state private del loro cibo. “E’ un cambiamento radicale, è l’inizio della fine, ma la fine sarà terribile – ha detto Wewrtmer – . I senza tetto dormono all’aperto, bambini piccoli e adulti muoiono di Aids e coloro che pensano di avere ancora una decenza difendono questa operazione che è un crimine contro l’umanità”. Lo Zimbawe è un paese con tasso di iperinflazione del 144% e l’80% di disoccupati. Molte famiglie sopravvivono grazie a quello che coltivano nei piccoli orti. In questo momento il paese deve importare 1,2 milioni di tonnellate di alimenti per far fronte alla riforma agraria che ha distrutto le coltivazioni. Charlie Hewat, direttore esecutivo dell’Environment Africa, ha dichiarato che un controllo dell’agricoltura urbana è necessario e essenziale per la crescita delle città, ma ad Harare non è presente nessun piano di assegnazioni legali dei lotti. L’opposizione che ha negli strati più poveri della popolazione il maggior numero di elettori ha accusato il presidente Robert Mugabe di voler emulare il governo di Pol Pot in Cambogia, facendo ritornare alle campagne i votanti per “rieducarli”. Una rappresaglia politica che segue le elezioni del 31 marzo.

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