Mondo
Zimbabwe: l’Unicef denuncia demolizioni delle bidonville
Non e' bastata la recente visita dell'inviato speciale dell'Onu a fermare le operazioni di demolizione delle bidonville nello Zimbabwe. Lo ha affermato oggi a Ginevra l'Unicef
di Redazione
Non e’ bastata la recente visita dell’inviato speciale dell’Onu a fermare le operazioni di demolizione delle bidonville nello Zimbabwe. Lo ha affermato oggi a Ginevra il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Inoltre – ha sottolineato – l’accesso ai 585mila senzatetto vittime della campagna di demolizione e’ difficile. ”Piu’ di 220mila bambini non hanno un tetto, ne’ accesso al cibo, all’acqua o alle cure sanitarie e’ quasi impossibile. Alcuni muoiono di infezioni respiratorie facilmente evitabili” ha detto il portavoce dell’Unicef Damien Personnaz. ”E’ difficile portare gli aiuti necessari dato che non tutti i giorni e’ possibile avere l’autorizzazione da parte delle autorita’. L’Unicef chiede il libero e completo accesso alle vittime delle espulsioni per poter distribuire acqua potabile, coperte, teli di plastica e articoli di igiene agli sfollati ” ha precisato Personnaz. Secondo il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe l’obiettivo delle operazioni di demolizione e’ di migliorare le condizioni di vita della popolazione e combattere la criminalita’.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.