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di Redazione

Qui Toscana
Pionieri della biodiversità
Ha già una legge regionale, la 56 del 2000, e si avvia a elaborare, nel 2011, il primo piano d’azione in Italia sulla biodiversità. La Toscana, con WWF e ministero dell’Ambiente, ha iniziato a lavorare alla stesura di questo piano già nel 2008. La prima fase consisteva nell’analisi dei dati. La seconda consiste nell’individuare gli ambienti target e le relative minacce. Tra queste, la più impattante è risultata la gestione idrica, che ha effetti negativi su ben 255 specie, il 28% del totale. La terza fase di lavoro inizia ora ed è la più complessa, perché prevede il coinvolgimento degli attori sociali ed economici, come gli agricoltori. (El.Co.)

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