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GAZA. Agnoletto: “Roma e Assisi, perchè non una marcia sola?”

"Occasione fallita di unione". L'europarlamentare e movimentista italiano si esprime così a proposito del doppio appuntamento di domani in solidarietà con la popolazione civile vittima dei bombardamenti di Gaza

di Daniele Biella

“Doveva essere una sola, la marcia di domani 17 gennaio. Non due, separate, a Roma e Assisi”. Parola di Vittorio Agnoletto, europarlamentare e portavoce della rappresentanza italiana al Forum sociale mondiale, la cui edizione 2009 prenderà il via il 26 gennaio a Belèm, Brasile.

Agnoletto, che proprio giovedì è stato uno dei due astenuti nella votazione della Ue che ha condannato il bombardamento della sede Onu da parte di Israele (l’altro è l’italiano Giulietto Chiesa), ritenendo l’atto del parlamento europeo poco concreto e senza nessun impegno specifico, ha ribadito a Vita che la ‘spaccatura’ delle due marce di domani si poteva, e doveva, evitare. “Il rischio è che alla fine gli appuntamenti di protesta legittima vengano strumentalizzati”, spiega Agnoletto, “con il risultato che chi marcerà a Roma, in cui presumibilmente ci saranno molti più gruppi palestinesi e arabi e avrà toni più forti, sarà bollato come ‘cattivo’, mentre ad Assisi sfileranno i ‘buoni’, i pacifisti”, nella marcia organizzata dalla Tavola della pace e da altre associazioni nazionali.

Per l’europarlamentare, che ha un passato da volontario dell’Agesci e da presidente della Lila (Lega italiana lotta all’aids), si doveva arrivare ad un accordo, che poteva portare molti benefici. “Siamo in un momento storico inedito: le comunità islamiche sentono di poter scendere nelle piazze italiane e avere voce”, continua Agnoletto, “È un aspetto da non sottovalutare, e dal forte potenziale. Se anziché includerle, e cercare il dialogo, però queste comunità vengono isolate con il rischio che prevalgano atteggiamenti ostili e di violenza, come le bandiere bruciate, si spreca una grande occasione di unione della società civile”.

Il 17 gennaio, però, andrà così: due piazze diverse, due marce. “Saranno comunque entrambe molto partecipate ed efficaci. Ma la prossima volta si evitino una volta per tutte le divisioni. Ne gioverebbe il messaggio di pace e speranza che si vuole dare”.

Per le informazioni sui due appuntamenti, cliccare qui per la marcia di Roma, invece qui per quella di Assisi.


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