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Il giovedì santo di Papa Francesco alla Don Gnocchi

Papa Francesco il Giovedì santo celebrarà la Messa in Coena Domini presso il Centro Santa Maria della Provvidenza di Roma, della Fondazione don Gnocchi. Laverà i piedi a 12 disabili ospiti della fondazione

di Sara De Carli

Papa Francesco celebrerà la messa in Coena Domini alla Fondazione Don Carlo Gnocchi di Via Casal del Marmo, a Roma e laverà i piedi a disabili e anziani. L’annuncio è arrivato oggi dalla Santa Sede: «il Santo Padre ha accolto l’invito del presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari, e celebrerà la tradizionale Messa "in Coena Domini" alle ore 17,30 tra i disabili e gli operatori del'Opera del Beato don Carlo Gnocchi. Laverà i piedi a dodici ospiti disabili del Centro», fa sapere la Fondazione.

«Nel quinto anniversario della beatificazione di don Carlo Gnocchi, accogliere Papa Francesco in uno dei suoi Centri è per la Fondazione motivo di orgoglio e occasione per tornare a riflettere sul senso più autentico del proprio operare, ormai da oltre sessant’anni, accanto ai più fragili», dice Emanuele Brambilla, direttore della Comunicazione presso la Fondazione Don Carlo Gnocchi. «Il gesto del Pontefice, che laverà i piedi a dodici disabili ospiti della Don Gnocchi, ci aiuti a ricordare come  il grado di civiltà di una società vada misurato sulla sua capacità di camminare con il ritmo di marcia degli ultimi e dei più deboli. È l’eredità di don Gnocchi, che gli oltre 5mila operatori della Fondazione declinano ogni giorno nel loro impegno accanto e in difesa della vita».

Il centro S. Maria della Provvidenza – già “Piccola Casa della Divina Provvidenza” Cottolengo – è stato acquisito dalla Fondazione Don Gnocchi nel 2003 e oggi è una struttura riabilitativa da 150 posti letto. Diversi sono negli anni gli incontri dei Papi con la Fondazione don Gnocchi, a cominciare dall’udienza particolare dell’11 luglio 1948, quando Pio XII incontrò don Gnocchi e i suoi mutilatini. Paolo VI e Giovanni Paolo II andarono invece in visita al centro Santa Maria della Pace, a Roma, rispettivamente nel 1963 e nel 1990. L’ultimo incontro con un papa risale al 10 marzo 2010, quando la Fondazione da Benedetto XVI come ringraziamento per la beatificazione di don Carlo e consegnò al Santo Padre una reliquia del Beato don Gnocchi.

Papa Francesco sceglie così anche quest’anno di celebrare il Giovedì santo insieme ai piccoli, in totale semplicità. Lo faceva da cardinale di Buenos Aires, dove era solito andare tra le baracche delle villas miserias, nella periferia della città. Il giovedì santo del 2010 era nella Villa 21 con padre José Maria Di Paola, noto semplicemente come padre Pepe, a cui proprio Bergoglio aveva affidato il coordinamento del progetto pastorale nelle villas miserias, mandandoci venti dei suoi preti migliori. L’anno scorso, per il suo primo triduo pasquale da Papa, era andato nel carcere minorile di Casal del Marmo: anche lì aveva lavato i piedi a dodici ragazzi, fra cui due ragazze. Una di loro era di fede musulmana. La mattina stessa, durante la Messa crismale, il papa aveva ricordato ai sacerdoti che «l’olio prezioso che unge il capo di Aronne non si limita a profumare la sua persona, ma si sparge e raggiunge “le periferie”. Il Signore lo dirà chiaramente: la sua unzione è per i poveri, per i prigionieri, per i malati e per quelli che sono tristi e soli. L'unzione, cari fratelli, non è per profumare noi stessi e tanto meno perché la conserviamo in un'ampolla, perché l'olio diventerebbe rancido e il cuore amaro».