Cooperazione & Relazioni internazionali

Aylan e i suoi fratelli: la crisi siriana in cifre

La foto di un bambino sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia, è già diventata simbolo e sta perturbando molte coscienze. Il suo nome è Aylan ed è uno dei quattro milioni di siriani (2 milioni i minori) fuggiti dal proprio paese per una guerra che dura da quasi cinque anni

di Donata Columbro

Ad oggi sono più di 4 milioni i rifugiati siriani registrati dall’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati, più della metà sono minori. È la più grande crisi umanitaria dalla Seconda guerra mondiale: negli ultimi quattro anni le richieste asilo sono cresciute più del 500% e le vittime del conflitto sono almeno 220mila, secondo le Nazioni Unite. Tra queste, almeno diecimila sono bambini.

Secondo l’agenzia di stampa turca, nella traversata tra Kos e Bodrum, quella in cui Aylan ha perso la vita, sono morte altre 12 persone, tra cui il fratellino di Galip di 5 anni e la mamma. Hanno perso la vita e potevano, dovevano essere salvati.

La situazione umanitaria in Siria continua a peggiorare: la progressione e il consolidamento del gruppo terroristico dello Stato islamico hanno costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie case, anche nelle zone finora non interessate dal conflitto. Dall’inizio dell’anno la Siria ha visto un aumento dell’attività militare nel suo territorio e negli scontri sono stati distrutti ospedali e scuole, e l’accesso all’acqua all’elettricità e ai servizi essenziali per i cittadini rimasti nel paese rimane problematico.

All’interno del territorio siriano ci sono 7,6 milioni di sfollati interni, di cui 3,5 sono bambini. In totale sono 12 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria immediata.

In Europa sono ospitati per il 47 per cento da Germania (98mila) e Svezia (64mila), per il 33 per cento da Serbia, Ungheria, Austria, Bulgaria e Paesi Bassi, i restanti sono divisi negli altri paesi. L’Italia, insieme alla Russia, è uno dei paesi che rifiuta la maggior parte delle richieste provenienti dalla Siria. Secondo i dati dell’Unchr di luglio nel nostro paese abbiamo accolto solo 2143 richieste asilo. La Turchia è il paese che ospita più rifugiati, quasi due milioni secondo le cifre di luglio, il Libano più di un milione, mentre in Giordania ce ne sono 629.245.

Secondo i dati l’Islanda ospita solo 14 rifugiati, e il governo ha accettato di accoglierne altri cinquanta, ma circa dodicimila cittadini dell’isola nordica hanno lanciato una petizione per ospitarne altrettanti nelle loro case.

L’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati avrebbe bisogno di 4,5 miliardi di dollari per fornire assistenza ai rifugiati e i paesi che li ospitano, ma finora ha raccolto meno della metà della cifra totale. E secondo il rapporto Failing Syria nel 2014 solo il 57 per cento degli aiuti è stato distribuito ai siriani rimasti nel paese e ai rifugiati.


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