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Cooperazione & Relazioni internazionali

Ai Weiwei ricopre la Konzerthaus con 14mila giubbotti di salvataggio

Un vero e proprio “memoriale” temporaneo realizzato dall’artista cinese in occasione della Berlinale

di Lorenzo Maria Alvaro

Dopo la scelta di chiudere le proprie mostre a Copenhagen e il suo progetto sull’isola di Lesbo Ai Weiwei torna a parlare, attraverso la sua arte, di migranti.

Quello che propone a Berlino è un vero “memoriale” temporaneo dedicato ai migranti e ai rifugiati. Sulle colonne della Konzerthaus di Berlino, nella piazza del Gendarmenmark, dove si svolge “Cinema for peace”, un evento collaterale alla Berlinale dedicato alle opere cinematografiche a contenuto sociale.

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Oltre 14mila giubbotti di salvataggio arancioni ricoprono le sei colonne della Konzerthaus, che ospita anche un grande manifesto con l’hashtag #SafePassage. Un appello per l'apertura di corridoi umanitari che permettano di eviatare le stragi nel Mediterraneo. I salvagente poi non sono una scelta casduale. Non sono solo il simbolo dei profughi ma anche al centro di un recente scandalo. Si è infatti scoperto che sono solitamente di cattiva qualità e vengono fabbricati nelle industrie tessili turche. I trafficanti li vendono a prezzo alto ai migranti prima di cominciare la traversata. Sono quindi una fetta importante del business della tratta.


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