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San Patrignano e Marco Pannella: “Idee divergenti, ma tanta onestà e correttezza”

"Nel 1984 e nel 1994 è venuto da noi per un confronto diretto con Vincenzo Muccioli e per organizzare il Congresso del Cora, il fronte antiproibizionista, esprimendo solidarietà al nostro momento difficile di allora", rimarca Francesco Vismara, responsabile Relazioni istituzionali della Comunità di recupero dalla tossicodipendenza. "Poi, battaglie anche comuni, come quella delle misure alternative per i detenuti legati alle dipendenze"

di Daniele Biella

"Di Marco Pannella ricordiamo la grande onestà intellettuale e il coraggio che ha contraddistinto la sua vita, personale e politica, e che ne ha fatto un protagonista della nostra società. Spesso non siamo stati d’accordo con molte sue posizioni e battaglie, come quella sulla legalizzazione della droga, ma sappiamo che le ha sempre espresse con grande correttezza". Anche la Fondazione San Patrignano, storica Comunità di recupero dalla tossiodipendenza, sceglie di ricordare pubblicamente il fondatore del Partito radicale, deceduto oggi 19 maggio 2016 all'età di 86 anni.

"L'ultima volta era venuto a pranzo, si era seduto in mezzo ai ragazzi, ascoltando le loro storie: aveva idee opposte rispetto a San Patrignano sulle tematiche legate alle droghe, ma rispettava in tutto e per tutto quello che facevamo e facciamo qui". Francesco Vismara, responsabile Relazioni istituzionali della Fondazione, sceglie immagini precise per sottolineare il rapporto leale che intercorreva tra Pannella e la Comunità terapeutica. "Avevamo fatto anche una grande battaglia insieme, al momento della discussione della legge sulle droghe, nel 1990. Il tema comune era quello della promozione delle misure alternative al carcere per le persone che erano detenute in condizioni di tossicodipendenza".

Altri due eventi passati, uno a distanza di dieci anni dall'altro, riguardano altrettante visite di Pannella a San Patrignano: "Nel 1984 Pannella ebbe il grande coraggio e la forza di venire a discutere di legalizzazione con Vincenzo Muccioli e con i nostri ragazzi". Più avanti, nel 1994, in un momento molto difficile per la nostra Comunità, i radicali organizzarono a San Patrignano il congresso del Cora – il Fronte antiproibizionista, alla presenza anche di Vittorio Sgarbi e Luigi Manconi – esprimendo vicinanza e solidarietà per una persona e una realtà allora attaccate da molti benpensanti", ricorda Vismara. "Pur nella diversità delle nostre opinioni, lo abbiamo sempre rispettato, e ci stringiamo a lui e alla sua famiglia in questo momento di dolore per il nostro Paese".

C'è anche un lancio d'agenzia Adnkronos, del settembre 1995, che ricorda il legame tra San Patrignano e Pannella. Eccone un estratto: "Oggi in Italia nessuno che abbia un'oncia di potere e di rappresentanza politica o di potere vive dalla parte della tolleranza, della democrazia, dell'amicizia e dell'amore, quanto Vincenzo Muccioli''. Lo scrive Marco Pannella in un articolo. ''Non mi importa", prosegue il leader dei Riformatori, "che lo comprendano i farisei dottori e i mercanti del tempio perbenista: di 'sinistra', di 'centro' o di 'destra' che siano. Mi importa che su questo riflettano coloro che oggi devono assumersi l'eredita', in prima persona, di quel che Muccioli, per loro e con loro, e' venuto facendo, creando, di straordinario e di grande''.


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