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Solidarietà & Volontariato

Csi, Action Aid e Coni portano le olimpiadi dentro una favela

L'iniziativa durerà lo stesso periodo della rassegna iridata, a Rio de Janeiro dal 5 al 21 agosto: "Sette volontari faranno attività sportive con i minori", spiega il presidente Csi Massimo Achini. La favela è proprio di fronte a Casa Italia: "Grazie al Coni probabilmente parteciperanno all'iniziativa anche alcuni atleti olimpionici, sarebbe la prima volta"

di Daniele Biella

Un'inedita iniziativa avrà luogo durante le Olimpiadi di Rio de Janerio, dal 5 al 21 agosto 2016: "sette volontari svolgeranno attività di volontariato sportivo nella favela di Rocinha, che inizia proprio di fronte a dove sorgerà Casa Italia, luogo di residenza degli atleti olimpionici italiani". A spiegarlo è Massimo Achini, presidente del Csi, Centro sportivo italiano, coinvolto assieme all'ong ActionAid nell'iniziativa promossa dal Coni, Comitato olimpico nazionale italiano.

I volontari dormiranno in una parrocchia interna alla favela e durante la giornata svolgeranno le attività tra le strade, "una vera e propria olimpiade nella olimpiade", sottolinea Achini. Con un valore aggiunto: "Grazie all'impegno di Giovanni Malagò e di tutto il Coni, si sta pensando a momenti in cui nella favela si alterneranno anche gli stessi olimpionici, una solidarietà diretta che non ha precedenti nella storia dei giochi olimpici".

Il Csi, che di recente ha tenuto l'assemblea della propria realtà di volontariato internazionale Csi per il mondo proprio nella sede di Roma del Coni, ha già diffuso sul proprio sito le informazioni sui campi di volontariato estivo e autunnale nei vari continenti: a questo link una prima lista (oltre al Brasile, ci sono Haiti, Camerun e Albania), a cui si aggiungeranno, dopo l'estate, le mete di Cile, Colombia e Nepal.

Grazie a “NextToRio UnipolSai”, il progetto di video-content, diffuso in esclusiva sui propri canali social (youtube | Unipol Group Corporate Channel e twitter | UnipolSai Corporate), con cui UnipolSai è stata presente a Rio insieme al CONI, ecco il racconto dell'esperienza di volontariato nella favelas con la testimonianza di Marco De Ponte, segretario generale di Action Aid.


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