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Del Vecchio: “La fame uccide come la guerra, siamo tutti chiamati in causa”

L'ex attaccante della Nazionale italiana si è recato in Mozambico e Brasile a conoscere i progetti dell'ong e ora è testimonial della campagna Cibo per tutti, a cui nel fine settimana aderiranno tutte le squadre di Serie A. "Se fossi davanti all'Assemblea Onu, direi loro di andare a toccare con mano i problemi, anziché fare finta di ascoltare". Sull'accordo Intralot-Figc: "Le contraddizioni vanno evitate"

di Daniele Biella

"Ognuno di noi deve aiutare nella lotta alla fame nel mondo, non solo come testimonial: persone note o meno note, siamo tutti chiamati in causa". Marco Del Vecchio, affermato calciatore di varie squadre di Serie A – Roma in particolare – che a cavallo del nuovo secolo ha giocato anche 22 partite nella Nazionale italiana, usa misurate ma risolute parole nel fare capire perché ha deciso di collaborare con l'ong ActionAid in particolare nella campagna Cibo per tutti, che sarà al centro del turno di campionato del 15-16 ottobre, grazie al sostegno della Lega Serie A, delle società del massimo campionato e dell’Associazione Italiana Arbitri (Aia).

"Sono stato sfidato a vedere da vicino i problemi legati alla malnutrizione e alla mancanza di cibo, in particolare in Mozambico e Brasile, dove ho seguito i progetti di ActionAid. Da quei viaggi sono tornato con la forte convizione che in questa parte di mondo siamo molto fortunati, tanto da dedicarci a cose superflue", continua Del Vecchio, "invece dovremmo combattere tutti assieme lo spreco di cibo e di soldi attorno a questo tema, perché la fame uccide quanto la guerra, e se uno viene via dal proprio Paese per questo motivo è perché non ci sono più le condizioni per rimanerci. Se mi trovassi a parlare all'Assemblea delle Nazioni unite, direi loro di andare uno per uno a trovare le persone in difficoltà, e non di rimanere seduti sulle loro poltrone a fare finta di ascoltare, come spesso purtroppo accade".

Dal tema del cibo alla lotta all'azzardo, Del Vecchio non si straccia le vesti quando sente parlare dell'accordo tra la Figc, Federazione italiana gioco calcio, e l'agenzia di scommesse Intralot, ma la sua posizione è chiara: "Mi sembra una contraddizione stringere accordi di questo genere se si promuovono valori di altro tipo", commenta, "l'azzardo può provocare dipendenza come la droga o l'alcol, c'è chi ci casca e chi no, ma il problema non va sottovalutato".

Nel fine settimana gli striscioni della campagna Cibo per tutti saranno esposti negli stadi della Serie A, gli arbitri faranno il loro ingresso sul rettangolo verde con una maglietta dedicata ad ActionAid e lo spot dell’iniziativa sarà trasmesso dai maxischermi. L’invito a donare tramite sms solidale sarà annunciato dagli speaker e rilanciato dai social media delle squadre. Non solo calcio: anche altri sport sostengono la campagna: anche La Federazione Italiana Pallavolo che dedica a “Cibo per tutti” gli incontri tra Unet Yamamay Busto Arsizio- LJ Modena e Club Italia-Pomì Casalmaggiore del campionato A1 di pallavolo femminile, in programma il 12 e il 16 ottobre. Aderiscono a “Cibo per tutti” anche la Federazione Ciclistica Italiana, l’Unione Sportiva Acli e l’Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti).

“Ringraziamo le federazioni e le associazioni sportive che hanno deciso di stare al nostro fianco, così come i nostri testimonial Marco Delvecchio e Andrea Lucchetta, campioni dentro e fuori dal campo. Secondo le Nazioni Unite, sono 795 milioni le persone che soffrono ancora la fame nel mondo, circa una persona su nove. Grazie allo sport riusciamo a coinvolgere migliaia di praticanti e appassionati nel nostro lavoro quotidiano per garantire un diritto fondamentale come quello al cibo. Ma utilizziamo lo sport anche nei nostri progetti, per motivare i più giovani a rimettersi in gioco e a costruirsi un futuro”, dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia.

Fino al 16 ottobre è possibile dare il proprio contributo alla campagna con un gesto semplice: 2€ tramite sms solidale al numero 45506 da cellulare personale Tim, Vodafone, Wind, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e Tre; da telefono fisso Vodafone e TWT, o scegliere di donare 2 o 5 € chiamando da telefono fisso Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali. I fondi raccolti saranno destinati ai progetti di ActionAid per la sicurezza alimentare in Etiopia e Mozambico e al progetto di sensibilizzazione “Io mangio tutto” rivolto agli studenti delle scuole italiane.