Cooperazione & Relazioni internazionali

Croce rossa: Il piano di relocation dei migranti non funziona

Affondo di Francesco Rocca, presidente nazionale della Cri: "Solo 2.654 persone ricollocate dall'Italia in altri Paesi europei a fronte delle 34.953 previste, ovvero l'8%. Dove sono i valori di solidarietà con cui è nata la Ue?". In un video i racconti degli ospiti nella struttura di Ventimiglia

di Daniele Biella

“L'Italia non può ospitarci tutti. Dovrebbero dare la possibilità di passare, perché questa è l'Europa ed è composta da 27 nazioni”. Lo dice Raja, sudanese ospite da qualche giorno del Centro per migranti di Ventimiglia, lo chiedono tutti gli altri 300 migranti ospiti della struttura gestita dalla Croce Rossa Italiana.

Molti vorrebbero andare in Francia, qualcuno in Gran Bretagna “perché per chi parla inglese è più semplice”, tutti desiderano un po' di serenità, “un luogo tranquillo dove studiare, lavorare, mangiare”. Nel video, girato a Ventimiglia, ci sono le testimonianze di alcune persone migranti che hanno provato più volte ad attraversare il confine con la Francia e sono state respinte dagli agenti della polizia transalpina.

"Annunci a parte, l'Europa non sembra voler assecondare troppo le speranze di queste persone. Nell'estate 2015 l'Unione Europea assunse l'impegno di ricollocare circa centosessantamila persone in evidente necessità di protezione internazionale – in sostanza, siriani, eritrei ed iracheni – da Italia e Grecia verso gli altri Stati europei entro settembre 2017. Ma, a oggi, questa procedura di “Relocation” non è ancora decollata", sottolinea Francesco Rocca, presidente nazionale della Cri. "Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero dell'Interno, sono solo 2654 i richiedenti asilo ricollocati dall'Italia: poco meno dell'8% del totale richiesto, visto che gli stati aderenti al programma di ricollocazione dovrebbero accogliere in tutto 34953 persone dal nostro Paese. Diecimila solo in Germania e più di settemila proprio in Francia".

"Lo abbiamo ribadito in ogni situazione, dal Palazzo di Vetro dell'Onu a New York alle Istituzioni europee: il famigerato piano di 'Relocation' ancora non funziona e questo è il simbolo della mancanza di coesione e condivisione nelle politiche comunitarie in risposta ai flussi migratori", continua Rocca. “La Ue deve decidere se incarnare i valori di solidarietà e unità con cui è nata oppure rischiare di perdere sempre più peso politico, non rispettando le promesse, come con il piano di Relocation, lasciando l'Italia da sola e dividendosi sempre di più davanti al fenomeno migratorio", ha aggiunto Rocca.


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