Attivismo civico & Terzo settore

Mantova, l’appello dell’assessore al welfare: «Via le slot, vi aiuteremo noi»

Dopo la sentenza del Tar che dà ragione al Comune, l'assessore al welfare della città capitale italiana della cultura 2016 lancia un appello «a quei bar, e sono sicuro che ve ne sono tanti, he vogliono sbarazzarsi delle macchinette perché vedono l'abbrutimento e i danni che l'azzardo provoca nei clienti più deboli e nelle loro famiglie». Il comune è pronto a adottare incentivi concreti

di Andrea Caprini

Esprimo ovviamente soddisfazione per la sentenza del TAR favorevole al Comune, per cui ringrazio anche la nostra avvocatura per il valido lavoro svolto.

Ma non gioisco, sia perché sono certo che faranno ricorso e quindi la vicenda non si chiude qui, ma anche nel senso che vorrei che fosse chiaro che non stiamo facendo una battaglia di proibizionismo, ma che siamo come amministrazione fortemente preoccupati per la proliferazione incontrollata dell'offerta di azzardo. È questo che vogliamo e dobbiamo tutelare, la protezione delle persone maggiormente a rischio dipendenza, i soggetti più fragili.

Che sia chiaro: esiste un regolamento e vige un'ordinanza legittima che limita gli orari di funzionamento delle slot, e i gestori sono tenuti a rispettare le leggi, e se non lo fanno vigileremo con rigore e applicheremo le sanzioni, oggi come ieri, perché il rispetto della legge viene prima di tutto.

Il tema è stato anche dibattuto nell'ultimo consiglio comunale, e sono davvero amareggiato che alla fine (come sempre) le opposizioni in aula non hanno votato la mozione che loro stessi avevano presentato e che la maggioranza aveva emendato correggendo alcune lacune e passaggi superati dalle normative. Raggiunto un accordo tra tutti i consiglieri, alla fine come fanno sempre adducendo un cavillo su una parte riguardante l'applicazione delle procedure antimafia che già è contenuta nel regolamento vigente (di cui ho dato pubblica lettura in aula) hanno deciso di non partecipare al voto, e la mozione che impegna il comune ad intensificare le misure di contrasto è stata approvata solo dalla maggioranza. Me ne dispiaccio perché il tema era sentito da tutti, e su certe questioni si dovrebbe essere in grado di superare le appartenenze politiche e votare unanimi.

Da ultimo, lancio un appello. A tutti quei bar, e sono sicuro che ve ne sono tanti, nella nostra città, che vogliono sbarazzarsi delle macchinette perché vedono l'abbrutimento e i danni che l'azzardo provoca nei clienti più deboli e nelle loro famiglie, bene li invito a farsi avanti, a contattarci.

Ho già parlato con il vicesindaco Buvoli e insieme, adottando degli incentivi concreti, possiamo aiutare gli esercenti che vogliono dismettere le macchinette a farlo. Guadagnandosi così il marchio lombardo di esercizio "No-Slot" e agendo una responsabilità sociale che la comunità sicuramente apprezzerà.

L'Autore è Assessore al Welfare del Comune di Mantova


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