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Politica & Istituzioni

Un digiuno contro il ritorno-beffa degli OPG

A pochi giorni dalla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, il Senato ha approvato una norma che di fatto trasforma le Rems in novelli Opg, stravolgendone la funzione prevista dalla legge 81. Il primo a digiunare è Franco Corleone, ex commissario governativo per la chiusura degli Opg

di Sara De Carli

Ha cominciato oggi Franco Corleone, che da pochissime settimane ha concluso il suo incarico come Commissario unico per il superamento degli OPG. Il 12, il 13 e il 14 aprile digiunerà contro un comma del Disegno di Legge “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario”, approvato dal Senato e ora in discussione alla Camera, che ripristina la normativa precedente la legge 81 del 2014, disponendo il ricovero di detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se queste fossero i vecchi OPG. Una norma che è arrivata come una beffa a pochi giorni dalla chiusura dei manicomi giudiziari, vanificando il lavoro che ha portato in questi mesi ad oltre 500 dimissioni. Le Rems rischiano di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg, stravolgendone la funzione, aveva denunciato Corleone insieme a StopOPG, appena l’emendamento era comparso: «Non abbiamo chiuso gli OPG per vederli riaprire sotto mentite spoglie».

Da qui al 29 aprile c’è già una lista dei nomi di persone che digiuneranno per chiedere che nel passaggio del testo alla Camera quel comma venga eliminato. Ci sono Stefano Cecconi, di Cgil e StopOPG, la senatrice Nerina Dirindin e il senatore Luigi Manconi, Enzo Costa, presidente di Auser nazionale, Maria Grazia Giannichedda della Fondazione Basaglia, Gisella Trincas di Unasam e molti altri. È possibile aderire alla staffetta del digiuno scrivendo all’indirizzo redazione@stopopg.it

Foto Pugiotto


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