Solidarietà & Volontariato

Ho 25 anni e Obama mi ha invitato a Chicago per cambiare il mondo

Dopo mesi di scouting in tutto il mondo, la Obama Foundation ha annunciato ieri il primo Summit dei Civic Leaders: riunirà a Chicago i giovani che stanno lavorando sulle loro comunità, con i progetti più interessanti. Per l'Italia, Obama ha scelto Valentino Magliaro

di Sara De Carli

Fra i Civic Leader che Michelle e Barack Obama hanno già scelto e convocato a Chicago per fine ottobre, per il Summit dei Civic Leaders lanciato dalla loro Fondazione, c’è anche un italiano. Si chiama Valentino Magliaro, ha 25 anni, viene da Vanzaghello, un Comune di 5mila abitanti al confine tra la provincia di Milano e quella di Varese.

«La nostra mission è semplice: ispirare e far crescere le persone per cambiare il mondo»: così ieri Barack Obama ha chiuso il video messaggio con cui ha annunciato il "Civic Leaders all around the Globe" che si terrà a Chicago il 31 ottobre e il 1 novembre 2017. Una due giorni immersiva, in cui leader civici che la Fondazione di Obama ha selezionato in questi mesi da ogni parte del mondo, si incontreranno per scambiare idee ed esplorare soluzioni creative a problemi comuni. Le candidature sono aperte fino al prossimo 27 settembre, ma gli Obama hanno già stilato una prima lista di Civic Leaders.

Nel video l’ex presidente cita Sheldon Smith di The Dovetail Project, che a Chicago lavora per far crescere nei giovani padri afroamericani, come lui, modelli di paternità responsabile, Trisha Shetty da Mumbai, fondatrice di SheSays, che aiuta le vittime di abusi sessuali dando loro supporto online ed Emily May da New York fondatrice di The People's Supper e Hollaback!, che sta costruendo ponti fra persone diverse semplicemente portandole a condividere la gioia di un pasto e di una chiacchierata attorno alla stessa tavola. «Quando a gennaio ho lasciato la casa Bianca, vi ho chiesto non di credere nelle mie capacità di generare cambiamento, ma nelle vostre capacità di farlo. La Obama Foudation si è rivolta per prima a voi. Abbiamo ascoltato le vostre idee e il lavoro che già state facendo nelle vostre comunità. Abbiamo letto le vostre lettere, email e candidature, incontrato di persona i futuri leader che vogliamo far crescere». Ecco a cosa servirà il Summit di fine ottobre.

Fra i futuri leader che cambieranno il mondo c’è Magliaro, che rappresenterà l’Italia. La notizia lui l’ha data su Facebbok scegliendo tre parole: «Emozione, il motore delle nostre azioni. Condivisione, di idee, di valori di pensieri e parole, la chiave per la crescita personale. Responsabilità, quella che mi è stata appena data. Sono stato scelto da Barack Obama e Michelle Obama a rappresentare l'Italia al Summit dei "Civic Leaders all around the Globe"». Ma chi è Valentino Magliaro? E come mai gli Obama hanno scelto proprio lui? 25 anni, diplomato del Tosi di Busto Arsizio, a 19 anni ha creato l’associazione sportiva della scuola, che nel giro di un anno ha preso in gestione l’intera attività sportiva extrascolastica dentro il Tosi, una delle prime esperienze di Scuole Aperte d’Italia: ora è il progetto è gestito dalla scuola stessa, «abbiamo creato il modello». A Vanzaghello è consigliere comunale con deleghe alla Istruzione, Politiche Giovanili e Legalità ma sta per trasferirsi a Parma, visto che da pochissimo lavora nel team innovazione di Spaggiari, un’azienda leader nell’innovazione scolastica.

«È stato Marco Gualtieri di Seed&Chips a fare il mio nome: quando Obama è venuto a Milano, lo scorso maggio, ha chiesto a Gualtieri di indicargli alcuni nomi di under30», racconta Valentino. «Ringrazio Marco Gualtieri e Claudia Laricchia, che con Seeds&Chips hanno reso possibile che anche l'Italia fosse rappresentata al Summit». Quindi nella rosa di nomi suggeriti da Gualtieri c’era anche Valentino, poi la Obama Foundation ha proprio lui, che al momento è l’unico italiano. Ciò che ha portato Valentino da Obama è soprattutto il percorso che ha fatto negli ultimi due anni, da quando ha iniziato ad occuparsi in maniera forte di public speaking con TEDXYouth, di cui è unico Ambassador sin dall’inizio del progetto: la nuova edizione, dopo l’esordio dello scorso anno, è attesa per febbraio 2018 a Bologna. Valentino ha aperto il TEDXClub di Busto, per formare i futuri TEDXSpeaker, è uno dei Global Speaker Microsoft per il progetto Skype in the classroom (duemila in tutto il mondo) e coordina il Talent Board di Fondazione Homo Ex Machina: «con il progetto di transfer leadership cerchiamo i migliori giovani talenti italiani, che vivono in Italia o all’estero e li mettiamo in contatto con dei leader. Ogni leader “adotta” quattro ragazzi e li incontra di persona quattro volte in un anno: l’obiettivo è far vivere questi ragazzi con questi leader, per un trasferimento di esperienza e competenze», spiega.

«A mio avviso, non dobbiamo lavorare per cambiare il mondo, ne esiste uno soltanto, piuttosto pensiamo a migliorarlo», scrive Valentino sulla sua pagina Facebook. Oggi dice che il suo modo di essere un Civic Leader è quello di «coinvolgere le persone nel cercare di migliorare le situazioni in cui vivono. Il mio focus è molto legato alla scuola, ho iniziato con l’antimafia alle superiori e poi con lo sport, due cause su cui nel mio territorio c’era poco coinvolgimento. Il mio obiettivo è sempre cercare di portare tante persone a interessarsi di quella specifica tematica sociale e cerco di farlo tramite progetti di leadership nelle scuole, in modo che i ragazzi possano prendere spunto e poi farli loro». Se volete seguirlo a Chicago da Obama, c’è già l’ hashtag: #ObamaMagliaro.

Foto di Alessandra Merlo


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