In vista delle elezioni 2018 serve un “Patto per l’Europa”

Lo ha detto intervenendo al seminario “La dimensione etica del lavoro nell’era del lavoro digitale. Industry 4.0” in corso a Bruxelles il presidente Rossini: «Chiederemo a tutti i candidati un impegno a promuovere a modello una comunità che fa della relazione e della cooperazione l’unica via di risoluzione delle controversie»

di Redazione

Arriva da Bruxelles una proposta delle Acli, impegnate nel seminario europeo “La dimensione etica del lavoro nell’era del lavoro digitale. Industry 4.0”, in vista delle prossime elezioni italiane: un “Patto per l’Europa” rivolto a tutti i candidati italiani.
Nel suo intervento il presidente delle Acli Roberto Rossini ha sottolineato: «Abbiamo il dovere di chiedere un impegno a chi si candiderà a ricoprire ruoli nelle istituzioni del nostro Paese. A tutti loro proponiamo un “Patto per l’Europa” che impegni i candidati a promuovere il modello europeo come una buona via di sviluppo umano ed economico, chiedendo di leggere i segni dei tempi non più in chiave nazionale ma europea e indicando alcune proposte. Con tutte le criticità di cui si discute quotidianamente questi sessant’anni di Comunità e di Unione europea non sono stati solo un progressivo allargamento di uno spazio economico, ma l’occasione per promuovere a modello una comunità che fa della relazione e della cooperazione l’unica via di risoluzione delle controversie. Sicuramente è un modello di governo faticoso, specie in tempi che apprezzano la velocità anche a discapito della libertà e della democrazia».
«Dobbiamo riconoscere, tuttavia, che la cifra per comprendere i nostri tempi non è più la velocità, ma la connessione» ha concluso Rossini. «La sfida di coniugare democrazia e sicurezza a un livello sovranazionale è la sfida epocale e necessaria che ci attende. Si compone di numerosi tasselli e di numerose tappe intermedie, ciascuna delle quali è funzionale ad alimentare la nostra tensione verso un modello che deve restare un sogno e un traguardo ancora da raggiungere».

Il seminario “La dimensione etica del lavoro nell’era del lavoro digitale. Industry 4.0” promosso dalle Acli, in collaborazione con Eza (Das Europäische Zentrum für Arbeitnehmerfragen), prosegue fino a domani, 23 novembre, a Bruxelles. I lavori si stanno svolgendo nella sede del Cese (Comitato economico e sociale europeo) e prevedono la presenza di rappresentanti delle istituzioni europee, di accademici e di organizzazioni di lavoratori.

L’ultima sessione, delle quattro in cui è diviso il seminario, si svolgerà nella sala del Parlamento europeo. “L’Europa del lavoro e del sociale: un nuovo modello di sviluppo” è il titolo della tavola rotonda che vedrà la partecipazione di Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, vicepresidente del Parlamento europeo e Roberto Rossini.


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