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Servizi per gli alunni con disabilità e fondi sociali, le novità della legge di Bilancio

Via libera in Commissione Bilancio a un emendamento che stanzia 75 milioni per i servizi di assistenza, comunicazione e autonomia degli alunni disabili delle scuole superiori e 300 milioni per evitare il pasticcio dell'anno scorso legato alla rinuncia delle Regioni ai trasferimenti nei fondi nazionali come concorso alla finanza pubblica

di Sara De Carli

Anche per il 2018 ci saranno 75 milioni di euro di risorse statali per sostenere i servizi di assistenza agli alunni con disabilità, l’autonomia e la comunicazione, passati ormai da alcuni anni, con la legge Delrio, alla competenza delle Regioni. Le risorse sono state stanziate grazie a un emendamento a prima firma di Elena Carnevali, fatto proprio dal Governo, approvato ieri in Commissione Bilancio.

«L’emendamento alla legge di Bilancio per assicurare i 75 milioni di euro già stanziati negli anni precedenti e assenti in quella attuale viene fatto proprio dal Governo», afferma l’onorevole Carnevali, deputata del Partito democratico. «L’approvazione dell'emendamento permette di dare continuità alla compartecipazione delle spese delle Regioni per garantire il diritto allo studio agli alunni con disabilità, dopo il passaggio di competenza dalle province alle regioni in virtù della riforma Delrio per gli alunni con disabilità delle scuole secondarie. Oltre ad essere diritti fondamentali, l'inclusione scolastica e il diritto allo studio rappresentano uno degli strumenti primari per garantire inclusione e la partecipazione sociale. La scelta del Governo di sostenere l'emendamento è quanto più significativa in un momento in cui le disponibilità di risorse finanziare non sono ampie e quelle disponibili destinati a molti settori». Il riparto avverrà con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dell'autorità politica delegata agli affari regionali e alle autonomie locali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro dell'interno, previa intesa in sede di Conferenza unificata.

Un secondo emendamento approvato ieri in Commissione Bilancio, a prima firma di Lorenzo Guerini, stanzia 300 milioni di euro per “neutralizzare” la possibilità di riduzioni del Fondo per le Politiche Sociali e la Non Autosufficienza, conseguenti al fatto che per il 2018 il concorso alla finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario, per il settore non sanitario (legge 28 dicembre 2015, n. 208) è ridotto di 300 milioni di euro per l'anno 2018. Lo scorso anno questo aveva portato di fatto a una riduzione drastica del Fondo per le Politiche Sociali (era stato ridotto a circa 99 milioni) e del Fondo per la Non Autosufficienza, risolto solamente a fine agosto con il Governo che ha reperito 212 milioni di euro per il ripristino integrale del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, inserite nel decreto attuativo della legge delega sul contrasto alla povertà che introduce il Reddito d'Inclusione (ReI) e le Regioni che hanno messo 50 milioni sul Fondo Non Autosufficienza, riportandolo a 500 milioni complessivi (450 milioni di risorse statali + 50 delle Regioni).

foto Remo Casilli / Agenzia Sintesi


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