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Morti sul lavoro, Bettoni: «Ogni giorno in Italia perdono la vita tre persone»

In occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro e del Primo Maggio l'Anmil proporrà diversi eventi. «Abbiamo il dovere di fare tutto il possibile per dare voce alle storie delle centinaia di famiglie che soffrono per una perdita che poteva essere evitati. Anche perché i dati sul fenomeno sono tutt’altro che confortanti», sottolinea il presidente Franco Bettoni

di Lorenzo Maria Alvaro

La lunga staffetta di eventi marchiati Anmil inizia sabato 28 aprile a Teramo, con un convegno su “Infortuni sui luoghi di lavoro e organizzazione degli uffici giudiziari: situazioni, ipotesi e proposte”. Sempre a Teramo, domenica 29 aprile, ci sarà la 2ª “Marcia Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro” che vuole contribuire a promuovere il valore della prevenzione degli infortuni sul lavoro partendo da Isola del Gran Sasso fino al Santuario di San Gabriele. Il calendario degli appuntamenti per ricordare le lotte del passato e le conquiste raggiunte dai lavoratori anche in termini di diritto alla sicurezza sui posti di lavoro vedrà infine l'associaizone promuovere con il Comune di Terracina, la II edizione di“#primomaggioterracina – Festa per la sicurezza sul lavoro” con il Patrocinio della Regione Lazio. «Un protagonismo necessario perché viviamo in un susseguirsi quotidiano di drammi e tragedie», sottolinea il presidente Franco Bettoni. L'intervista


Il 28 aprile è la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, pochi giorni dopo ci sarà il Primo Maggio. Che bilancio possiamo fare di quest'anno?
Un anno drammatico. Come associazione che si occupa di vittime di incidenti sul lavoro siamo preoccupati. La ripresa economica è certamente importante, ma la ripresa degli incidenti non si può tollerare. Purtroppo tutti i dati ci dicono che vanno di pari passo

Per questo avete messo in cantiere un sacco di iniziative?
Si, faremo un convegno a Teramo sulla sicurezza e sulla giustizia nei processi, il giorno dopo, sempre a Teramo, celebreremo la seconda marcia per la sicurezza nei luoghi di lavoro che vedrà la presenza di oltre 5mila nostri soci. Infine a Terracina festeggeremo il Primo Maggio. Vogliamo fare tutto il possibile per tenere alta l'attenzione su questi temi

L'ultima volta che aveva parlato con Vita.it aveva sottolineato come di sicurezza sul lavoro si parli sempre e solo dopo qualche tragedia. È ancora così?
Indipendentemente dagli eventi drammatici, come Treviglio, Livorno o Crotone, per citare i più famosi tra i disastri recenti, i dati dicono che oggi tre persone al giorno muoiono sul lavoro. Se a questi aggiungiamo tutti quelli che a causa delle malattie professionali muoiono nel tempo abbiamo a che fare con numeri mostruosi. Bisogna parlarne, fare investimenti. Chiederemo al nuovo governo atti concreti, risorse per gli ispettori.

Risorse da investire in cosa?
È certamente importante far rispettare le norme e avere certezza delle responsabilità, magari con una procura specializzata sugli infortuni del lavoro e sulle malattie professionali. Ma la cosa fondamentale è cominciare a fare educazione, andare nelle scuole a parlare di cultura della sicurezza.

La ripresa dell'occupazione però permetterà quest'anno di festeggiare un felice Primo Maggio…
Sì è una bella notizia. Ma perché diventi una ottima notizia il lavoro deve diventare anche sicuro. Il giorno che riusciremo a rendere sicuro in tutta Italia lavorare potremo davvero festeggiare un primo maggio felice.


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