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Cooperazione & Relazioni internazionali

Migranti, la Spagna accoglierà la Aquarius

Molto probabilmente la nave dell'ong Sos Mediterranée farà rotta verso Valencia: lo comunica direttamente il presidente del governo spagnolo. "Si prevede un viaggio di tre giorni dovremo fermarci a prelevare viveri dato che quelli a bordo non bastano", spiega un giornalista spagnolo ora sulla nave

di Daniele Biella

“Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha dato istruzioni affinché la Spagna adempia alle convenzioni internazionali e ha annunciato che accoglierà in un porto spagnolo la nave Aquarius, su cui si trovano più di 600 persone abbandonate alla loro sorte nel Mediterraneo”. Inizia così il comunicato ufficiale del governo spagnolo che sembra imporre una virata netta e risolutiva allo stallo impresso dal ministro degli Interni italiano Matteo Salvini, che ieri domenica 10 giugno non aveva autorizzato l’entrata nei porti italiani alla Aquarius.

“Il destino della nave sarà Valencia”, ha proseguito Sanchez. “Sono contento, ho alzato un po’ i toni ma ora le cose cambieranno”, ha detto poco dopo Salvini in una conferenza stampa in cui però non si è affrontato direttamente il tema dei prossimi salvataggi, dato che altre centinaia di persone sono state recuperate nelle ultime ore anche da navi militari battenti bandiera italiana e quindi si presume che per queste navi non possa sussistere il divieto di approdo in patria.

“Sono 700 miglia nautiche, la Aquarius impiegherà almeno tre giorni – se fosse confermato l’approdo a Valencia, dato che la notifica ufficiale al capitano non è ancora arrivata – e secondo i calcoli dei responsabili della nave, non c’è cibo abbastanza per la durata del viaggio e quindi dovranno recuperare i viveri da un altro porto durante la tratta verso Valencia”, spiega Naiara Galarraga Gortazar, giornalista a bordo dell’Aquarius in un servizio per la testata informativa più diffusa di Spagna, El Pais.

“Il porto di Valencia sarà il ‘luogo sicuro’ di questa operazione umanitaria del governo spagnolo, che prende in carico con il supporto delle Nazioni unite. È una buona notizia per Valencia e per la Spagna, considerati territori aperti e ospitali”, ha detto a Galarraga il presidente della Generalitat Valenciana, Ximo Puig. Nel frattempo, la nave dell’ong Sos Mediterranée rimane praticamente ferma in mezzo al mare in attesa di disposizioni da parte del Mrcc, il Comando centrale della Guardia costiera di Roma.


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