Attivismo civico & Terzo settore

Il boom dei valutatori d’impatto

Sono ben 70 i soggetti che l'impresa sociale Con i Bambini ha ammesso per accompagnare le organizzazioni per i progetti contro la povertà educativa del nuovo bando "Un passo avanti". Anche un colosso come Ernst & Young per la prima volta si è candidato a entrare nella partita. Nel 2016, alla prima call, i valutatori d'impatto erano soltanto 34

di Sara De Carli

A fine 2016, quando Con i Bambini lanciò la prima call per enti e istituti di ricerca, facessero valutazione d’impatto dei progetti per il contrasto alla povertà educativa che si accingeva a finanziare, il tema era quasi sconosciuto. Dopo quella call, Con i Bambini pubblicò un elenco di soggetti disponibili ad accompagnare le organizzazioni, che contava 34 soggetti, di cui 13 università. Oggi a una analoga chiamata per la fase II del bando “Un passo avanti”, l’elenco predisposto dall’impresa sociale Con i Bambini conta ben 70 soggetti, fra cui anche Ernst & Young. Un’esplosione di candidature (l’elenco dei valutatori per il bando precedente a questo, Nuove Generazioni, contava 45 nomi), trainata in particolare dalle università, tanto che alcune si sono candidate con più di un dipartimento.

Cosa dicono questi numeri? «Che la cultura della valutazione d’impatto si sta diffondendo, grazie anche al fatto che l’esperienza del fondo si sta consolidando. Banalmente, inizialmente c’è stata anche una mancanza di conoscenza di questa opportunità, a cui si aggiunge il fatto che il lavoro fatto da alcuni enti oggi si sta disseminando», commenta Simona Rotondi, responsabile per le attività istituzionali dell’impresa sociale Con i Bambini.

Non abbiamo ammesso 23 candidature. La nostra valutazione ha due livelli, una sull’ente e una sul gruppo di lavoro: dai singoli cv dobbiamo poter evincere non solo la competenza metodologica nella ricerca sociale ma anche nel settore specifico socio-educativo, perché riteniamo che serva un’esperienza nel settore specifico, di contenuto

Simona Rotondi, Con i Bambini

Da dire c’è che le candidature arrivate a Con i Bambini sono state 93, con una selezione – quindi – che ha escluso 23 soggetti: «tra i non ammessi ci sono diverse srl che fanno molto bene project managment, ma non valutazione di impatto. Oppure realtà esperte in valutazione di impatto in altri ambiti ma non sul socio-educativo. La nostra valutazione ha due livelli, una sull’ente e una sul gruppo di lavoro: dai singoli cv dobbiamo poter evincere non solo la competenza metodologica nella ricerca sociale ma anche nel settore specifico socio-educativo, perché riteniamo che serva un’esperienza nel settore specifico, di contenuto».

I valutatori d’impatto sono «soggetti idonei ad aderire, in qualità di soggetto valutatore, ai partenariati dei progetti esecutivi che perverranno in risposta alla II fase del Bando “Un passo avanti”. Tali enti supporteranno i soggetti responsabili dei progetti nella definizione e realizzazione della valutazione di impatto. Come previsto dal Bando, al soggetto valutatore potranno essere riconosciuti fino ad un massimo del 5% del contributo assegnato complessivamente al progetto, nel caso di progetti in Graduatoria A, e fino a un massimo del 3,5% nel caso di progetti in Graduatoria B. Ogni ente potrà essere partner di massimo 5 progetti a valere sul presente Bando».

Photo by patricia serna on Unsplash


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