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Assegni familiari: parte il tavolo per la revisione

L’appuntamento c’è davvero. Il 15 maggio, Giornata Internazionale delle Famiglie, alle ore 15. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, ha convocato il tavolo tecnico per il decreto legge in materia di agevolazioni alle famiglie.

di Sara De Carli

L’appuntamento c’è davvero. Il 15 maggio, Giornata Internazionale delle Famiglie, alle ore 15. «Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, ha convocato il tavolo tecnico per il decreto legge in materia di agevolazioni alle famiglie. Si avvia, così, l'iter per la definizione di un pacchetto di misure atte ad aiutare concretamente le famiglie», scrive il Ministero.

«Finalmente si apre un tavolo di lavoro per la riforma degli assegni familiari», conferma Gigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni familiari. L’idea il ministro Di Maio l’aveva lanciata proprio lì, sabato, alla presentazione della nuova proposta del Forum: un assegno di 150 per ciascun figlio, indipendentemente dal reddito familiare, fino – nel caso studino e restino quindi a carico – ai 26 anni dei figli. Attorno al tavolo ci saranno tutti i partiti: «sabato è emerso con forza che tutti i partiti, nessuno escluso, condividono l’idea che sui temi della famiglia ci debba essere una moratoria, litighiamo su tutto ma non su questo… la famiglia è una priorità tale da esigere di andare compatti», afferma De Palo. L’altro tema «ben chiaro a tutti» è che «non è più il tempo di fare ragionamenti che non considerino il ceto medio».

Quanto alle risorse? Di Maio parla di un miliardo di euro che «avanza» dal reddito di cittadinanza, ma in verità le risorse che “avanzano” da una misura tornano in realtà nel bilancio dello Stato… «L’importante è che si apra il tavolo di ragionamento. Le risorse, in una riorganizzazione degli assegni e delle misure esistenti, ci sono già».

Intanto il Ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana ha annunciato di aver presentato due emendamenti governativi al dl crescita. Il primo potenzia l'assegno dedicato al cosiddetto 'ceto medio' (che si affianca al sostegno alle fasce più povere già previsto in legge di Bilancio) e il secondo prevede detrazioni fiscali per l'acquisto di pannolini e latte in polvere.

Foto Unsplash


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