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Cooperazione & Relazioni internazionali

Rotta balcanica, trasferimenti forzati a Vucjak

La denuncia dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni su quanto avviene a centro di Vucjak, vicino a Bihac, al confine tra Bosnia e Croazia. Il video sui trasferimenti forzati

di Redazione

Sarajevo – In Bosnia sono state espresse serie preoccupazioni per il trasferimento forzato di un gran numero di migranti in un centro di accoglienza già sovraffollato e pericoloso.

Il centro di Vucjak, vicino a Bihac, al confine tra Bosnia e Croazia, su cui Vita ha già scritto, è stato ripetutamente sbattuto dalle agenzie delle Nazioni Unite come "inadeguato e inadeguato per accogliere gli esseri umani", ma negli ultimi giorni oltre 1.000 persone sono state forzatamente trasferite sul posto dalla polizia bosniaca (vedi il video)

Una dichiarazione congiunta della Bosnia Country Team dell'ONU rilasciata ieri ha rilevato che "significativi rischi per la salute e la sicurezza a Vucjak; la posizione è ben al di sotto degli standard umanitari internazionali ".

Il coordinatore sub-regionale IOM dei Balcani occidentali, Peter Van Der Auweraert, avverte: "Con l'inverno dietro l'angolo, le condizioni umanitarie per i migranti in Bosnia ed Erzegovina stanno diventando terribili per coloro che soggiornano al di fuori dei centri di accoglienza ufficiali".

Le autorità locali sostengono che 150 persone arrivano ogni sera a Bihac, pronte a tentare il rischioso passaggio nello stato membro dell'UE in Croazia. Il loro portavoce ha descritto la rimozione forzata di come una misura "per regolare, per quanto possibile, la vita normale dei cittadini e prevenire qualsiasi attività negativa che abbiamo avuto da accattonaggio, vagabondaggio, reati e furti con scasso di edifici privati".

Il sito di Vucjak si trova vicino alle aree infestate dalle mine antiuomo, con un alto rischio di incendi ed esplosioni a causa di possibili sacche sotterranee di gas metano. Vucjak manca di elettricità, acqua corrente e cure mediche e ha pochissime strutture igienico-sanitarie.

La recente dichiarazione del sindaco di Bihac secondo cui il Comune e la Croce Rossa locale cesserà tutta l'assistenza ai migranti trasferiti con la forza nel sito di Vucjak è stata descritta nella dichiarazione delle Nazioni Unite come "particolarmente allarmante" poiché l'assistenza era già insufficiente prima che l'ultimo gruppo di migranti fosse trasferito.

"Questa decisione, se attuata, insieme ai continui sforzi di ricollocazione, rischia una possibile emergenza umanitaria nel sito di Vucjak", hanno avvertito le Nazioni Unite.

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