Comitato editoriale

Quattro dirette Facebook per capire la vita di chi non vede e non sente, fra mascherine e distanziamento fisico

Da martedì 28 aprile la Lega del Filo d'Oro lancia quattro dirette Facebook per spiegare com’è la vita delle persone sordocieche ai tempi del Coronavirus, quali rischi corrono queste persone, quali sono le paure che vivono e cosa possiamo fare per non dimenticarci di loro. SI parte con Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche

di Redazione

«Questa situazione è difficile per tutti, ma mette davvero a dura prova chi già viveva una vita difficile prima. Questo virus, infatti, si può trasmettere anche con il contatto delle mani e questo è atroce per chi, come noi persone sordocieche, attraverso il tatto si orienta e comunica con il mondo. Per noi il tatto è vista e molto di più. Abbiamo necessità dei presidi sanitari di prevenzione per allentare quella morsa di isolamento in cui rischiamo di essere confinati»: qualche giorno fa Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche, raccontava così l’impatto del Coronavirus sulle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Martedì 28 aprile alle 11.00, in diretta su Facebook, spiegherà com’è la vita delle persone sordocieche ai tempi del Coronavirus, quali rischi corrono queste persone, quali sono le paure che vivono e cosa possiamo fare per non dimenticarci di loro.

La Lega del Filo d’Oro lancia il ciclo di incontri “Un contatto che vale”, delle dirette su Facebook per capire com’è cambiato il lavoro dell’Associazione nel corso di questa grave emergenza sanitaria. Dopo l’incontro con Francesco, giovedì 30 aprile sarà la volta di una volontaria della sede di Osimo; il 4 maggio interverrà una mamma che parlerà di come sta vivendo questa situazione e, infine, il 7 maggio una psicologa del settore Adulti del Centro di Osimo. Alla pagina Facebook della Lega del Filo d’Oro sarà possibile seguire gli eventi e ricevere tutti gli aggiornamenti.

Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, così come tutte le persone che presentano patologie cronico-degenerative, pluridisabilità e, più in generale, un quadro clinico già compromesso, rappresentano una delle categorie maggiormente esposte al rischio di contrarre il Coronavirus ma sono anche più vulnerabili alle ricadute sociali derivanti dalla grave epidemia in corso. Le persone sordocieche utilizzano prevalentemente il tatto per comunicare e conoscere l’ambiente circostante e in un momento in cui la raccomandazione è quella di mantenere la distanza di sicurezza, questo rappresenta per loro un ulteriore, enorme, ostacolo.

Per la Lega del Filo d’Oro l’esigenza più imminente è quella di continuare a reperire Dispositivi di Protezione Individuale e di sanificare gli ambienti per ridurre il rischio di contagio a tutela della salute degli utenti e del personale. La Lega del Filo d’Oro ha già chiesto alle Istituzioni che il personale delle strutture dell’Associazione siano equiparate a quello sanitario, per avere accesso a mascherine e a tutti i dispositivi di protezione necessari. Con la Campagna di raccolta fondi #uncontattochevale è possibile contribuire all’acquisto di DPI: basta chiamare il numero verde 800 915 000 o andare sul sito uncontattochevale.it oppure donare direttamente su https://bit.ly/RFuncontattochevale