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Atteso trasferimento dei naufraghi soccorsi da Ocean Viking su Moby Zaza

Dovranno prima essere sanificati tutti gli spazi della nave dopo lo sbarco dei 169 precedentemente soccorsi da Sea Watch. A bordo della grande nave quarantena resteranno i 30 migranti che erano risultati positivi. Rimangono a largo di Malta i 50 naufraghi del mercantile libanese Talia in spazi destinati al trasporto degli animali

di Alessandro Puglia

La nave Ocean Viking della Ong europea Sos Mediterranee con i 180 naufraghi soccorsi ha appena ricevuto istruzioni – dopo un giorno di attesa – di dirigersi nell'approdo di Porto Empedocle. Secondo fonti ottenute da Vita si attende il trasferimento dei naufraghi sulla nave quarantena Moby Zaza la stessa nave in cui il 20 maggio scorso è morto un ragazzo tunisino di 22 anni dopo essersi gettato dal ponte sei nel disperato tentativo di raggiungere la costa della Sicilia a nuoto.

Le operazioni di trasferimento avverranno soltanto dopo che saranno sanificati tutti gli spazi della nave a seguito allo sbarco dei 169 migranti che erano stati precedentemente soccorsi dalla Sea Watch. A bordo della Moby Zaza restano al momento i 30 migranti che erano risultati positivi al Covid 19 e che si stanno negativizzando secondo le misure imposte dalla quarantena.

In totale sono stati oltre 680 i migranti che hanno trascorso il periodo di 15 giorni di quarantena a bordo della Moby Zaza.

Continua invece l’odissea del mercantile libanese Talia che rimane a largo di Malta con 50 naufraghi in spazi destinati al trasporto di bestiami. Il mercantile è capitanato dal comandante siriano Mohammed Shaban che li ha soccorsi dopo aver ricevuto il segnale di Sos. Né Malta né l’Italia sembrano al momento voler concedere lo sbarco, ma la situazione a bordo del mercantile si fa sempre più critica con i migranti che hanno affrontato due giorni in mare in un barcone e altri tre a bordo del mercantile Talia.

Ieri sera due dei migranti sono stati evacuati a Malta, tra di loro il ragazzo etiope di 17 anni che insieme agli altri compagni di viaggio appare quanto mai denutrito. Tutti i migranti a bordo sono di origine Subsahariana e sono stati prigionieri nei centri di detenzione in Libia.


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