Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Media, Arte, Cultura

L’arte volano di solidarietà

Ben 3,3 milioni raccolti per il programma “Riscriviamo il futuro” di Save the Children grazie allestampe realizzate ad hoc da Damien Hirst. Ma non è il solo caso: a Rimini anche Fondazione SanPatrignano ha puntato con successo sull’arte contemporanea. Mentre a Bergamo si apre oggi unamostra che presenta (e omaggia) i progetti varati durante l’emergenza Coronavirus

di Giuseppe Frangi

«È incredibile cosa possiamo fare insieme per raccogliere fondi per una grande causa»: è la reazione di Damine Hirst (nella foto di cover), una delle star dell’arte contemporanea, dopo aver saputo il risultato della campagna realizzata a sostegno del programma “Riscriviamo il futuro” di Save the Children: un programma per dare libero accesso all’istruzione e opportunità a migliaia di ragazzi penalizzati dall’emergenza di Covid-19. In questa occasione l’artista ha realizzato quattro stampe in tiratura limitata, ricavate da dettagli ingranditi ricavati da opere di uno suo ciclo, “Cherry Blossoms”. “Fruitful” e “Forever”, questi i titoli dei multipli, sono stati stampati in due formati diversi e quindi venduti anche a prezzi diversi. Nell’arco dei 15 giorni della campagna, sostenuta anche da Fondazione Prada, i sostenitori hanno acquistato in tutto oltre 7.500 edizioni, garantendo un risultato record di 3,3 milioni di euro, destinati ora dalla ong a sostenere gli “Spazi futuro” per i bambini e i ragazzi in povertà ad affrontare le difficoltà causate dall’emergenza Coronavirus.

«Sono felice di poter sostenere lo splendido lavoro che Save the Children sta conducendo in Italia, dando libero accesso all’istruzione e opportunità a migliaia di ragazzi in difficoltà», ha dichiarato l’artista inglese.

In effetti in questi ultimi tempi molte organizzazioni hanno colto nell’alleanza con l’arte contemporanea una potenzialità importante, andando oltre l’ormai consunto metodo di chiedere opere da mettere all’asta come raccolta fondi. Si tratta infatti di costruire vere alleanze che permettano una più profonda condivisione degli obiettivi: anche per un artista può essere importante affacciarsi in modo generoso e creativo sul mondo della solidarietà, uscendo così dal guscio del sistema.

Lo dimostra il grande successo dell’operazione varata dalla Fondazione San Patrignano che proprio settimana scorsa ha inaugurato a Rimini PART, un vero museo ospitato in due palazzi medievali del centro della città, reso possibile dalle donazioni di artisti anche di primissimo piano, come ad esempio Michelangelo Pistoletto: le opere donate secondo il meccanismo dell’“endowement” sul modello anglosassone: gli artisti hanno donato i lavori con atti che impegnano la Fondazione a non alienarle per un periodo minimo di cinque anni, contribuendo alla loro messa in valore rendendole visibili al pubblico; successivamente potranno essere cedute solo in caso di esigenze straordinarie della comunità per soddisfare prioritarie necessità degli ospiti in percorso di recupero dalla tossicodipendenza.

L’emergenza della pandemia è stata l’occasione per altre lanciare altri ponti tra arte contemporanea e sociale che hanno raccolto grande attenzione da parte dei sostenitori. Proprio in questi giorni si apre a Bergamo una mostra organizzata dalla Gamec, la Galleria d’arte moderna della città, una mostra contenitore che tra le altre cose presenta e rende omaggio, ai tanti progetti varati nei mesi drammatici del Coronavirus. C’è stata l’iniziativa di un artista di grande popolarità come Andrea Mastrovito che ha dato un suo disegno a tutti coloro che facevano una donazione di almeno 200 euro al centro di accoglienza Don Orione, in grande difficoltà per l’emergenza.

E c’è stata l’iniziativa “corale” di 26 artisti che hanno ricavato altrettanti poster a tiratura limitata a sostegno delle iniziative di Fondazione Arca di aiuto alimentare alle famiglie, in crisi per la perdita di lavoro: non a caso la campagna è stata chiamata “Poster Quotidiano”. «Grazie all’iniziativa “Poster Quotidiano” e ai donatori che hanno aderito, abbiamo raccolto oltre 22mila euro che abbiamo destinato subito a un aiuto concreto per chi sta vivendo un momento di grave difficoltà economica in questo drammatico momento storico», ha detto Alberto Senigallia, presidente di Fondazione Arca.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA