L'equipaggio di Open Arms che ora trascorrerà un periodo di quarantena ricorda che durante la prima missione del 2021 sono state 160 le persone intercettate dalla cosidetta guardia costiera libica e riportate indietro. Tredici persone risultano invece disperse.
Finito durante la notte il complesso trasferimento di tutte le 265 persone soccorse avvenuto a bordo delle nostre rhib. Il mal tempo e il mare agitato hanno reso le operazioni di sbarco lunghe e faticose. Ora finalmente tutte le persone soccorse potranno riposare.#Missione79pic.twitter.com/vFngSalnb9
Si è concluso in nottata il trasferimento dei 265 naufraghi soccorsi da Open Arms con a bordo personale di Emergency nella nave quarantena Rhapsody di fronte le coste di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Prima delle operazione di trasferimento dei naufraghi i medici di Croce Rossa Italiana hanno effettuato i tamponi anti Covid e si è proceduto al trasferimento su motovedette della Guardia Costiera italiana dei 51 minori non accompagnati presenti a bordo.
L'equipaggio di Open Arms che ora trascorrerà un periodo di quarantena ricorda che durante la prima missione del 2021 sono state 160 le persone intercettate dalla cosidetta guardia costiera libica e riportate indietro. Tredici persone risultano invece disperse.
"L’Europa che prova a raggiungere chi fugge dalla violenza è quella democratica dei diritti e dell’eguaglianza, è quell’Europa che continuiamo a difendere", scrive Open Arms e Emergency in un comunicato congiunto.
Nella nostra infermeria il personale medico continua ad assistere le persone soccorse. Qui Bego e Marina, dottoressa e infermiera #Missione79, visitano una donna al nono mese di gravidanza per controllare che il bimbo stia bene. Ora serve un porto sicuro. 🎥 Guillem Trius pic.twitter.com/o3Z097tAaD