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“Il mare di tutti”, il progetto della spiaggia inclusiva in Salento

Al lido Coiba di San Foca in Puglia, la onlus Sunrise accoglie i malati di sclerosi multipla e Sla, e li aiuta a calarsi in acqua con carrozzine speciali. Un progetto aperto a tutti e riconosciuto dal presidente Mattarella

di Luca Cereda

l mare in estate è un svago per molti, ma il mare può aprire le sue acque a tutti, anche come terapia. Sono questi due gli ingredienti alla base del progetto della onlus salentina Sunrise, “Il mare di tutti”. La presidente di Sunrise onlus Maria De Giovanni spiega così il progetto: «“Il Mare di tutti” intende utilizzare la spiaggia e il mare come strumenti relazionali e sociali volti al superamento delle barriere culturali imposte ai disabili».

Non poteva avere cornice migliore questo progetto di inclusione sociale: in Puglia, dove il mar Adriatico sta per incontrare lo Ionio, spiagge e scogli bianchi sembrano un sogno proibito per certi malati, come quelli con sclerosi multipla o Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica, impossibilitati a godere dei vantaggi che l’acqua e il sole regalano a un corpo debilitato. Adesso però non è più così: grazie a questa iniziativa concreta che è partita al Lido Coiba sulla spiaggia di San Foca nel comune di Melendugno in provincia di Lecce.

La felicità di Patrizia di tornare nel mare, 10 dopo l’ultima volta

Tra i primi ad arrivare sulla spiaggia salentina e a godere dei benefici del mare e delle cure dei terapisti che Sunrise onlus mette a disposizione gratuitamente, c’è Patrizia che viene da Bari e da anni è affetta da sclerosi: «Non ci sono parole per descrivere la mia felicità. Erano più di 10 anni che non andavo al mare».

Queste persone vengono da più di un anno di “isolamento nell’isolamento” – definizione che Maria De Giovanni usa per definire le maggiori limitazioni subite da chi h ala sclerosi o patologie fortemente limitanti – per molte di loro, come per Patrizia, è la prima occasione per tornare al mare. Ma non di avvicinarsi, magari dalla stanza dell’albergo o dalla passeggiata sul lungomare: di entrarci dentro, di nuovo. Una sensazione terapeutica che solo questo mare di tutti può offrire, come spiega Patrizia: «Essere tutta immersa nell’acqua è una sensazione che fa bene al mio corpo e alla mia anima, mi sento come tutti gli altri, parte di questo mare. Esiste questa possibilità, perché il mare, con la sua grandezza, ci ricorda che può essere di tutti, senza barriere».

Come funziona la spiaggia pugliese dove “Il mare (è) di tutti”

Le attività di “Mare di tutti” durano sino a settembre e prevedono la possibilità di utilizzare gratuitamente per sei giorni alla settimana la fisioterapia in mare. Questo lido di San Foca, infatti, si è appositamente attrezzato creando un’isola terapeutica in cui operano medici, fisioterapisti, psicologici, infermieri e tanti volontari che si sono formati nell’approccio e gestione delle malattie neurologiche. «Superare le barriere culturali che vincolano, insieme a quelle fisiche, chi soffre di patologie come la sclerosi, non vuol solo eliminare gli ostacoli fisici nella vita quotidiana, ma anche aprire nuove frontiere verso il divertimento, la pratica dello sport e la socializzazione creando momenti comuni tra persone che hanno necessità specifiche ed altre che possono collaborare per superare tali necessità. È quello che faremo questa estate nel nostro mare», spiega la presidente di Sunrise onlus.

IQuesti speciali bagnanti sono aiutati per calarsi in acqua con apposite carrozzine sulle quali sono state montate ruote in plastica per facilitarne la discesa in mare. Una volta in acqua vengono sottoposti a una seduta di talassoterapia.

Il mare per riacquisire la propria autonomia

Il progetto ha ricevuto l’encomio dal Ministero della Salute e dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha insignito del titolo di Ufficiale della Repubblica per via della sua instancabile attività di volontariato la presidente di Sunrise onlus, Maria De Giovanni che aggiunge: «In modo particolare vogliamo offrire a queste persone affette da patologie che troppo spesso precludono loro luoghi e momenti sociali, l’opportunità di liberarsi dagli aspetti che normalmente ostacolano e restringono il proprio campo di azione, aumentando dunque i livelli di emarginazione sociale, e proponendo, al contempo, prospettive per la riacquisizione di una propria autonomia e della costruzione del proprio benessere fisico e mentale».

La talassoterapia, infatti, produce non solo benefici fisici, ma anche psichici perché offre l’opportunità a tante persone, giovani e meno giovani, affette da sclerosi o patologie simili, di vivere il mare come occasione di svago e, soprattutto, di terapia. A maggior ragione visto il periodo di restrizioni vissuto dall’avvento della pandemia. Per questo “Il mare di tutti” gode anche della cooperazione con l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, ed è aperta anche a chi soffre di Sla. Per partecipare si può chiamare il numero 327-2003395, oppure scrivere a sunriseonlus@hotmail.com.


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