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Cooperazione & Relazioni internazionali

Brasile: a Rio la più grande fiera latinoamericana di armi di ultima generazione

di Paolo Manzo

Sono le contraddizioni della geografia. Il 7 aprile un ragazzo compie una strage nel quartiere di Realengo a Rio facendo riaprire il dibattito sulle armi nel paese verde-oro. Adesso Rio ospita la più importante fiera dell’America latina dedicata alle armi d’ultima generazione e alla security. Ci sono in esposizione addirittura elicotteri che dall’alto riescono a localizzare una persona sono in base al calore del corpo grazie ad una telecamera termica per non parlare poi dei campi di addestramento predisposti all’interno della fiera per mostrare le ultime novità anche nel settore dell’addestramento.

Parlerà anche il segretario alla sicurezza di Rio José Mariano Beltrán, considerato l’artefice delle favelas pacificate e candidato al Nobel per la pace.

Ma non basta in materia di contraddizioni dal paese del samba. Se infatti nel 2005 la popolazione verde-oro disse no alla proibizione della vendita libera di armi nel paese del samba, dopo la strage di bambini a Rio, se si dovesse tornare come vuole fare il governo al voto, questa volta potrebbe andare diversamente.

In Brasile è così ricominciato il dibattito sulle armi, con da un lato ong e governo in prima linea per regolarne e proibirne la vendita a chi non ha un porto d’armi e dall’altro la lobby di fucili e pistole, che difende lo status quo.

Il 6 maggio Dilma lancerà una campagna anti-armi, Latinos la seguirà passo a passo


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